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SVIZZERA«L'asilo nido riduce il QI dei bambini»

12.12.18 - 09:56
Lo sostiene l'Associazione iniziativa di protezione. La Federazione svizzera delle strutture d'accoglienza per l'infanzia: «È ridicolo, e gli si dà pure parvenza scientifica»
Ti Press
«L'asilo nido riduce il QI dei bambini»
Lo sostiene l'Associazione iniziativa di protezione. La Federazione svizzera delle strutture d'accoglienza per l'infanzia: «È ridicolo, e gli si dà pure parvenza scientifica»

BERNA - Gli asili nido riducono il quoziente intellettivo (QI) dei bambini: lo sostiene l'Associazione iniziativa di protezione in un opuscolo che viene attualmente distribuito in 30'000 copie in Svizzera e di cui riferiva ieri sera Blick am Abend.

«Ogni mese supplementare che i bambini trascorrono nell'asilo nido fa sì che più tardi, nell'età compresa fra 8 e 14 anni, presentino un QI ridotto», si legge nel documento.

Il presidente dell'organizzazione, l'ex consigliere nazionale Toni Bortoluzzi (UDC/ZH), sottoscrive totalmente questa posizione, pur ammettendo che va contro le idee oggi dominanti. «Sono un nonno conservatore», puntualizza il 71enne in dichiarazioni riportate da Blick am Abend. «La cura attraverso i genitori e i valori della famiglia non possono essere sostituiti da null'altro». Le affermazioni in questione si basano su uno studio italiano, spiega ancora Bortoluzzi.

Per Nadine Hoch, presidente della Federazione svizzera delle strutture d'accoglienza per l'infanzia, quanto sostenuto dall'opuscolo è invece «al di là del bene e del male». «Forse il signor Bortoluzzi desidera vedere nuovamente le donne ai fornelli: la realtà è però diversa».

Secondo Hoch molte famiglie non hanno semplicemente altra alternativa che affidare i figli a una cura esterna. A suo avviso è inoltre ridicolo che il documento in questione si dia una parvenza di scientificità: in realtà esistono parecchi studi che dimostrano esattamente il contrario.

L'associazione guidata da Bortoluzzi trae le sue origini dall'iniziativa popolare Protezione dalla sessualizzazione nella scuola dell'infanzia e nella scuola elementare, ritirata nel 2015, ed è stata fondata nel 2016. Ha come obiettivo di fornire consulenza ai genitori in relazione alla pedagogia e alle lezioni di educazione sessuale impartite a scuola, incentrando l'attenzione sugli insegnamenti considerati inappropriati e pericolosi nel campo della sessualità.

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