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ZURIGOArrivano le e-sigarette modaiole e suscitano preoccupazione

04.12.18 - 17:43
In America lo "juuling" è un fenomeno di tendenza, ma potrebbe creare dipendenza. L'Ufficio federale della sanità pubblica promette di tenere gli occhi aperti
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Arrivano le e-sigarette modaiole e suscitano preoccupazione
In America lo "juuling" è un fenomeno di tendenza, ma potrebbe creare dipendenza. L'Ufficio federale della sanità pubblica promette di tenere gli occhi aperti

ZURIGO - Da oggi le sigarette elettroniche Juul sono disponibili sul mercato elvetico. Negli Stati Uniti tra i giovani lo juuling conosce una diffusione enorme e suscita preoccupazione negli ambienti medici. L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) promette di tenere gli occhi aperti.

Moda americana - Negli Usa i ragazzi fumano anche di nascosto in classe: la e-sigaretta si presta ad ingannare gli insegnanti dato che ha l'aspetto di una chiavetta USB ed emette una nuvola di vapore talmente piccola da dissolversi subito. Lo juuling - i consumatori non fumano né svapano ma fanno appunto juuling - è estremamente alla moda e fa tendenza. È associato in particolare alla rete sociale Instagram, dove è tutto un fiorire di giovani col vaporizzatore in bocca. Disponibile con aromi come mango, menta e mela, è molto apprezzato anche dalle ragazze.

Dall'introduzione del congegno tre anni fa negli Stati Uniti, la società Juul Labs ha nettamente scalzato la concorrenza dei vaporizzatori e attualmente detiene i tre quarti del mercato delle e-sigarette.

Enormi quantità di nicotina - Oltre Atlantico alcuni liquidi contengono fino a 59 milligrammi di nicotina per millilitro, ciò che corrisponde ad un intero pacchetto di sigarette - anche in termini di potenziale di dipendenza. La consapevolezza del rischio però manca.

In Svizzera, per i pod (così si chiamano le cartucce di ricarica con l'e-liquid) da oggi distribuiti da Valora - la società che gestisce la maggior parte delle edicole e chioschi elvetici - una tale dose non è ammessa, ma il gruppo californiano entra comunque sul mercato con 20 milligrammi al millilitro, una dose ritenuta considerevole in termini di rischio di dipendenza. Questa concentrazione corrisponde al limite massimo in vigore nell'Ue e di riflesso, in ossequio al principio detto Cassis de Dijon, nella Confederazione.

«Prodotto per adulti» - Juul Labs vuole tranquillizzare e oggi si è presentata in conferenza stampa a Zurigo. «Il nostro gruppo target sono gli adulti», ha sottolineato il fondatore di Juul Adam Bowen, spiegando che la penetrazione del prodotto tra i giovani non era affatto prevista. La presenza del prodotto su Instagram non si deve in alcun modo a una strategia aziendale, ha assicurato.

«Negli ultimi tre anni abbiamo imparato molto e in altri Paesi agiremo diversamente che negli Usa -, ha dichiarato Jonathan Green, responsabile della commercializzazione del prodotto nella Confederazione -. Prendiamo sul serio le nostre responsabilità», ha aggiunto, precisando che le e-sigarette Juul non saranno vendute a minorenni. Il gruppo intende assicurarsene con verifiche nei punti di vendita.

«Mezzo per ridurre il consumo di tabacco» - La società si considera un mezzo per ridurre il consumo di tabacco tra gli adulti. Le sue pubblicità rappresentano consumatori sulla trentina che si rallegrano del fatto che, finalmente, i loro abiti e capelli non puzzano più di fumo.

Per il lancio sul mercato Juul ha assunto il medico Beda Stadler, che davanti ai media ha raccontato come ha abbandonato la sigaretta a favore del vapore. Ha ammesso che gli effetti secondari non sono stati ancora studiati nel dettaglio, "ma è garantito che il vapore è più sano delle bionde".

Meno dannose delle sigarette tradizionali - Anche l'UFSP è dello stesso parere. Le sigarette elettroniche sono certamente molto meno dannose di quelle di tabacco, ha indicato il portavoce Adrian Kay all'agenzia Keystone-ATS. Coloro che non riescono a smettere di fumare con altri mezzi dovrebbero almeno passare a tali prodotti.

Ma non "sicure" - Juul è però una sigaretta elettronica come le altre e non può quindi essere considerata "sicura". Si ignora quali possano essere i danni per la salute a lungo termine. Il problema della dipendenza inoltre rimane. In buona sostanza, anche se Juul è alla moda e sa di mango, l'UFSP raccomanda vivamente ai non fumatori di starle alla larga.

Vendita non regolata - La vendita di e-sigarette, in particolare a minorenni, in Svizzera per il momento non è regolata a livello federale. Per colmare le lacune nella protezione della gioventù, l'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) la scorsa estate ha invitato i rappresentanti del settore a una tavola rotonda per cercare soluzioni.

Su base volontaria, alcuni venditori hanno accettato di non vendere tali prodotti a minorenni. Juul, che non ha partecipato alla tavola rotonda, nel frattempo ha firmato un codice di condotta relativo ad età minima e restrizioni alla pubblicità, ha spiegato a Keystone-ATS Stefan Kunfermann, portavoce dell'USAV.

Per quanto concerne il fumo passivo, attualmente la relativa legge federale non contempla le e-sigarette. Il parlamento sta elaborando la nuova Legge sui prodotti del tabacco, che dovrebbe considerare tutte le sigarette elettroniche come fossero classici prodotti a base di tabacco.

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