I tiratori sportivi dovranno dimostrare la loro appartenenza ad una società di tiro o di sparare con regolarità
BERNA - In futuro, l'acquisto di un'arma semiautomatica, come il fass 57 e 90, sarà sottoposta ad un'autorizzazione eccezionale. Per ottenere quest'ultima, i tiratori sportivi dovranno dimostrare di essere membri di una società di tiro o di sparare con regolarità.
È quanto prevede l'ordinanza sulle armi modificata sulla base degli sviluppi di Schengen, e inviata oggi in consultazione dal Consiglio federale fino al 13 febbraio 2019. Sulla legge, rivista, è stato lanciato il referendum: si voterà probabilmente in maggio.
Autorizzazione eccezionale - Chi è membro di una società di tiro dovrà provare la sua appartenenza cinque e dieci anni dopo il rilascio dell'autorizzazione eccezionale. Gli altri tiratori, precisa una nota odierna dell'Ufficio federale di polizia (Fedpol), dovranno invece aver eseguito cinque esercizi di tiro nei cinque anni successivi al rilascio dell'autorizzazione eccezionale.
Tale prova deve essere fornita all'ufficio cantonale delle armi. Nei cinque anni successivi occorre dimostrare nuovamente di aver eseguito cinque esercizi di tiro. La prova può essere fornita presentando l'apposito modulo oppure copia del libretto di tiro o del libretto delle prestazioni militari, precisa.
Tre anni per far registrare un'arma - Chiunque, in virtù del diritto vigente, abbia comperato un'arma contemplata ora dalla revisione di legge, può restarne in possesso senza dover soddisfare i nuovi requisiti. Se l'arma è stata acquisita direttamente dall'esercito o se è già iscritta in un registro cantonale delle armi, non occorre far nulla.
In caso contrario, il proprietario avrà tempo tre anni per notificare all'ufficio cantonale delle armi il possesso dell'arma. Tale notifica può essere effettuata gratuitamente mediante modulo, evitando così inutili passaggi burocratici.
Limiti per i caricatori - Tra le altre novità inserite nella rivista legge, per quanto attiene ai caricatori il Parlamento ha deciso che solo chi è autorizzato ad acquistare un'arma può anche procurarsene uno di grande capacità. Attualmente i caricatori sono in vendita libera. Gli armaioli non dovranno però essere obbligati a redigere un inventario dei caricatori.
Circa la marcatura, si è stabilito che l'alloggiamento della culatta, la culatta stessa e la canna, dovranno essere contrassegnate.
Tradizione preservata - Come ricorda Fedpol nel suo comunicato, l'Ue è venuta incontro alle esigenze elvetiche di preservare la tradizione di tiro. Le modifiche non prevedono alcun esame psicologico, alcun registro centrale delle armi e alcun obbligo di aderire a una società di tiro. Per i cacciatori non cambia nulla.
La nuova direttiva in materia era stata proposta dalla Commissione Ue il 18 novembre 2015, pochi giorni dopo la seconda strage di Parigi. Il Parlamento europeo l'ha approvata il 14 marzo 2017.
In base al progetto del Consiglio federale adottato dal Parlamento, una volta prosciolti dall'obbligo di prestare servizio militare, i cittadini potranno ancora tenere l'arma dell'esercito col relativo caricatore da venti cartucce e continuare a utilizzarla per il tiro sportivo.
Anche i collezionisti e i musei potranno acquisire armi, a condizione di aver adottato tutte le misure necessarie per custodirle in sicurezza e di tenere un elenco delle armi che necessitano di un'autorizzazione eccezionale.