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BERNAVacche con le corna: gli svizzeri hanno scornato il promotore

25.11.18 - 16:59
Per i contrari il testo è stato considerato troppo sproporzionato
Vacche con le corna: gli svizzeri hanno scornato il promotore
Per i contrari il testo è stato considerato troppo sproporzionato

BERNA - «La Svizzera ha tolto le corna al suo animale nazionale». È questa la reazione di Armin Capaul, promotore dell'iniziativa per vacche con le corna, respinta dalla maggioranza dei cantoni e dei votanti. Per i contrari, il testo era però troppo sproporzionato.

Il contadino di origine grigionese e residente a Perrefitte, nel Giura bernese, vuole però portare avanti la sua idea. «Ho fatto il possibile, non potevo fare di più», ha detto Capaul a Keystone-ATS dopo aver preso conoscenza della bocciatura della sua iniziativa «per la dignità degli animali da reddito agricoli (Iniziativa per le vacche con le corna)».

«I vincitori devono ora spiegare al mondo intero perché con questo voto hanno scornato l'animale nazionale svizzero», ha aggiunto, precisando che ora - dopo la lunga campagna - si prenderà una pausa. Capaul è tuttavia soddisfatto di aver portato questo tema all'attenzione del popolo elvetico.

Il gruppo di interesse Hornkuh tuttavia rimarrà attivo e si riunirà nuovamente a dicembre per discutere i prossimi passi da intraprendere. Il comitato si baserà presumibilmente sul controprogetto indiretto approvato dalla Commissione dell'economia e dei tributi del Consiglio nazionale (CET-CN) lo scorso gennaio. Quest'ultima richiede che a tutti gli allevatori detentori di animali con le corna vada riconosciuto un contributo obbligatorio.

Rösti: «Decisione ragionevole» - Per il presidente dell'UDC Albert Rösti la bocciatura dell'iniziativa per vacche con le corna da parte del popolo svizzero è «una decisione ragionevole», anche se si è trattato di una sorpresa.

Su un piatto della bilancia c'era la protezione degli animali, sull'altro la sicurezza sul lavoro per i contadini, ha aggiunto, precisando che alla fine il buon senso ha suggerito di lasciare libera scelta a ciascun allevatore.

Anche per Christine Bühler, presidente dell'Unione svizzera delle donne contadine e rurali (USDCR), gli elettori hanno preso una decisione ragionevole: «Un tale articolo non fa parte della Costituzione». Secondo Bühler, la maggior parte delle persone ha capito che le mucche senza corna non sono solo meno pericolose per gli agricoltori, ma anche per quanto riguarda i contatti tra di loro.

«È bello che un contadino di una zona periferica porti questa problematica al grande pubblico, ma l'iniziativa non era proporzionata», ha detto il consigliere nazionale Lorenz Hess (PBD/BE) alla televisione svizzerotedesca SRF, riferendosi all'idea di inserire il testo nella Costituzione.

Congratulandosi comunque con il promotore dell'iniziativa, Hess ha poi assicurato che il benessere degli animali continuerà a essere un tema trattato anche ad alti livelli. Il suo partito si dice sostanzialmente favorevole alla promozione di misure a favore del benessere degli animali, ma accoglie positivamente che la maggioranza del popolo svizzero si sia pronunciata contro l'iniziativa, scrive il PBD in un comunicato.

Verdi: «occasione persa» - Il voto odierno per i Verdi è «un'occasione persa» per una maggiore protezione degli animali «attraverso un ragionevole sistema di incentivi». Il partito assicura di voler lavorare a tutti i livelli della politica agricola per garantire il benessere degli animali, che rimane «una priorità». Un impegno sostenuto anche dai Verdi liberali, in particolare per quanto riguarda la politica agricola a partire dal 2022 (PA22+).

Gli agricoltori, aggiungono i Verdi, devono essere adeguatamente ricompensati se offrono un allevamento particolarmente rispettoso degli animali.

La campagna sulle vacche con le corna portata avanti in questi mesi ha evidenziato che «si deve prendere sul serio anche i singoli promotori», ha rilevato Lukas Golder dell'istituto gfs.bern in un'analisi alla SRF.

«Il "no" conferma l'attuale politica agricola» - Il consigliere federale Johann Schneider-Ammann esce vincitore dalla sua ultima votazione federale. Per lui la bocciatura dell'iniziativa per vacche con le corna rappresenta una conferma dell'attuale politica agricola.

La maggior parte della popolazione è dell'avviso che una modifica costituzionale relativa alle corna sia inutile e addirittura controproducente, ha dichiarato Schneider-Ammann ai media. La politica agricola soddisfa già ora ampiamente le attese in materia di benessere degli animali, ha spiegato. I contadini non dovrebbero inoltre essere spinti attraverso stimoli in una direzione poco conforme ai tempi attuali.

Oggigiorno circa tre quarti delle mucche non hanno le corna. «Può essere deplorevole, ma ci sono anche motivi pratici»: per gli altri animali e per i proprietari il rischio di ferimento è più elevato, inoltre capi con le corna necessitano di più spazio. «Con il no i cittadini hanno espresso il proprio sostegno all'attuale politica agricola.»

Non si tratta però di un rifiuto nei confronti di mucche e capre con le corna, ha proseguito Schneider-Ammann, il quale ha lodato il promotore dell'iniziativa Armin Capaul per il fatto che la popolazione abbia potuto esprimersi sul tema. «Armin Capaul ci ha dimostrato che nel nostro paese è possibile lanciare e portare al voto un'iniziativa praticamente da soli. Tanto di cappello!».

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