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SVIZZERAProduciamo oltre 120'000 tonnellate di rifiuti elettronici all'anno

22.11.18 - 06:01
Ed eventi come il Black Friday non migliorano il bilancio. Nel frattempo il circuito dell'eRecycling registra perdite annuali di tre-quattro milioni a causa dello shopping online su portali esteri
Keystone
Produciamo oltre 120'000 tonnellate di rifiuti elettronici all'anno
Ed eventi come il Black Friday non migliorano il bilancio. Nel frattempo il circuito dell'eRecycling registra perdite annuali di tre-quattro milioni a causa dello shopping online su portali esteri

ZURIGO - Ogni anno in Svizzera ognuno di noi produce, in media, sedici chilogrammi di rifiuti elettronici. E le giornate all’insegna degli sconti, come il Black Friday di domani, non contribuiscono a migliorare il bilancio. Smartphone, televisori ed elettrodomestici di ultima generazione segneranno anche stavolta il destino di molti prodotti ormai datati. La maggior parte di questi finirà quindi nel circuito del cosiddetto eRecycling, che da oltre un ventennio permette il recupero e il riutilizzo di materiali pregiati. Ma annualmente tale operazione registra una perdita di tre-quattro milioni di franchi. Il motivo? Il turismo degli acquisti e soprattutto il crescente shopping online su portali stranieri.

La tassa non prevista all'estero - In Svizzera il prezzo degli apparecchi comprende, nella quasi totalità dei casi, una tassa di riciclaggio anticipata (TRA). Una tassa che permette il finanziamento, appunto, dell’eRecycling. Se il prodotto elettronico viene acquistato all’estero (fenomeno che si riscontra in particolare per gli elettrodomestici), tale supplemento ambientale non è invece previsto. Ma poi alla fine del suo ciclo di vita, l’apparecchio viene comunque smaltito in Svizzera. Da qui i milioni che vengono a mancare all’operazione di recupero, come osserva Sabrina Bjöörn, responsabile comunicazione per la Fondazione SENS eRecycling.

Rimediare con un versamento - Da alcuni mesi i consumatori possono però rimediare: «All’acquisto di un prodotto elettronico all’estero, è possibile versare volontariamente una tassa di cinque franchi, con un SMS o sul sito eRecycling.ch. E in questo modo partecipare al finanziamento solidale del circuito» ci spiega Bjöörn, che aggiunge: «Ogni mese riceviamo diversi pagamenti, ma non si tratta ancora di grandi cifre. La tendenza è comunque positiva».

E si punta sulla sensibilizzazione - La fondazione è attualmente impegnata anche sull’aspetto della sensibilizzazione. «La maggior parte dei consumatori non è a conoscenza del fatto che all’acquisto di un prodotto elettronico all’estero il prezzo non comprende la TRA». È invece tutta un’altra storia in Svizzera, dove quasi tutti i rivenditori (anche le principali piattaforme online) riscuotono il supplemento. Quasi, appunto: non mancano infatti le poche pecore nere. «Sul nostro sito web eRecycling.ch è disponibile un lista di tutti i partner che prevedono la TRA» ricorda Bjöörn.

Si recupera anche l'oro - Nel frattempo in Svizzera il circuito di eRecycling raccoglie annualmente oltre 120’000 tonnellate di rifiuti elettronici attraverso la consegna gratuita presso i punti di vendita o i centri di raccolta. In venticinque anni sono stati recuperati 17’000 tonnellate di alluminio, 530’000 tonnellate di ferro e acciaio… e anche 103 chilogrammi di oro. L’85% di ogni apparecchio può essere riutilizzato. Il 95% del riciclaggio elettronico avviene in Svizzera.

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COMMENTI
 

Bandito976 5 anni fa su tio
Se dovessero reciclare pale e picconi non sarebbero in perdita. Ormai non li usa piú nessuno.

SosPettOso 5 anni fa su tio
La tassa di riciclaggio potrebbe facilmente venir incassata dal fornitore del mezzo di pagamento (PayPal&CO). In cambio però bisognerebbe smetterla di curiosare nei pacchi ed affibbiarci una tassa di sdoganamento che spesso vale più del prodotto acquistato.

matteo2006 5 anni fa su tio
Appunto W il black friday, W i vari siti come Wish, Geek o aliexpress con articoli scadenti che si rompono il più delle volte dopo 3 utilizzi ma tanto chi se ne importa costano così poco.

sedelin 5 anni fa su tio
cattivo risveglio :-(

driver1973 5 anni fa su tio
Criticare lo shopping online su portali esteri non si può proprio sentire in Svizzera nel 2018. Trasferirsi in Corea del Nord? Bisognerebbe vietare l'obsolescenza programmata.

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a driver1973
Il problema è che di siti internet con un e-shop non ce ne sono molti, la maggior parte non riesce a far concorrenza ad Amazon o altri.

lügan81 5 anni fa su tio
Certo che ne produciamo! Dobbiamo mettere un freno all'obsolescenza programmata!!! Per il dio soldo dopo 2 anni di garanzia l apparecchio non funziona e ne acquistiamo altri.. É un circolo vizioso! Dobbiamo fare come la Francia vietare l'obsolescenza programmata!!!
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