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SVIZZERASono questi i tre lavori che fanno scappare gli apprendisti

16.11.18 - 06:00
In Svizzera solo un piastrellista su due finisce l'apprendistato e non è l'unica professione “critica“ per i ragazzi. Come mai e che si può fare?
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Sono questi i tre lavori che fanno scappare gli apprendisti
In Svizzera solo un piastrellista su due finisce l'apprendistato e non è l'unica professione “critica“ per i ragazzi. Come mai e che si può fare?

ZURIGO -L'Ufficio federale di statistica (Ust) ha analizzato il percorso formativo di 39'399 apprendisti che hanno iniziato la loro formazione triennale nel 2013. I risultati sono contenuti in un rapporto pubblicato di recente secondo il quale il 19,9% degli apprendisti ha interrotto il suo percorso prematuramente. Ma quali sono le professioni meno amate dagli apprendisti? Tentiamo di capirlo assieme.

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Piastrellista

Tasso di abbandono: 44%

Motivazione: secondo Valérie Reno del Dipartimento dell'educazione di Basilea Città fra i motivi alla base della fuga ci sarebbe il fatto che in molti scelgono questa professione più che altro come ripiego quando non riescono a ottenere il posto che vorrebbero, spesso per delle medie troppo basse. Stando a un anonimo 17enne ex-aspirante piasterellista, interpellato dai ricercatori: «È un lavoro molto duro e fisicamente impegnativo, ci vuole una grande motivazione. Si portano sacchi pesanti e pieni di roba su dalle scale tutto il giorno!».

La soluzione: L'associazione di categoria: «Siamo consapevoli dell'alto tasso di abbandono, solitamente il primo anno è il più duro», spiega Carole Schafer dell'Associazione svizzera piastrellisti, «Per risolvere il problema bisognerà lavorare sulla comunicazione e sulla formazione».

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Stalliere/a

Tasso di abbandono: 40%

Motivazione: secondo Derek Frank dell'Organizzazione del lavoro Mestieri legati al cavallo, la maggior parte degli apprendisti mollano già dal primo anno: «Molte ragazze e molti ragazzi hanno il sogno di lavorare con i cavalli o il pallino per l'equitazione. Così l'impatto con la realtà è duro: sveglia presto, lavoro duro e con qualsiasi tempo», una vita che non viene illustrata bene durante i tirocini di prova breve, «e poi c'è anche la questione economica: alla fine della formazione si parla di uno stipendio medio di circa 3'500 franchi... non proprio allettante».

La soluzione: «I datori devono fornire ai candidati apprendisti un'immagine realistica della professione», conferma Frank, «una buona idea poi è anche coinvolgere i genitori nella scelta dei loro figli spiegando loro bene svantaggi e vantaggi».

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Impiegato/a di ristorazione

Tasso d'abbandono: 39%

Motivazione: «A fare scappare i ragazzi è soprattutto lo stress», spiega Max Züst di Hotel & Gastro formation, «durante i servizi non è raro che la tensione salga e ci scappino pure delle parole dure». Un altro elemento a pesare è l'equilibrio lavoro-vita privata: «Spesso chi inizia non si rende conto che il fine settimana con gli amici diventa fuori discussione».

La soluzione: «Di certo non possiamo cambiare l'orario di lavoro», continua Züst. L'idea è quindi di rivedere completamente la professione nel 2019 con una maggiore attenzione e specializzazione sul lato sommelier o barista. C'è poi un ulteriore spazio di manovra nella formazione: «Di sicuro ad alcuni datori di vecchia scuola non farebbe male imparare a trattare i ragazzi di oggi nella giusta maniera».

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