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Il Consiglio federale ha adottato oggi un postulato del consigliere agli Stati Andrea Caroni
BERNA - Insegnamento e informazione in materia di educazione civica in Svizzera sono realizzati con strumenti efficaci. In ogni caso va «scartata l'idea di direttive nazionali», si legge in un rapporto adottato oggi dal Consiglio federale in adempimento di un postulato del consigliere agli Stati Andrea Caroni (PLR/AR).
Nel suo atto parlamentare, il "senatore" liberale radicale chiedeva al governo di sviluppare un'ampia strategia in materia di educazione civica, con l'obiettivo di salvaguardare e promuovere a lungo termine la capacità della popolazione di partecipare alla vita politica.
Il deputato appenzellese sottolineava in particolare le lacune «in termini di apprendimento politico permanente per gli adulti». Il governo era dunque incaricato «di mettere in luce nuovi approcci e nuove forme di organizzazione, approfittando anche dell'esperienza di altri Paesi». Il Consiglio degli Stati ha adottato il postulato nel marzo dell'anno scorso, contro il parere dell'esecutivo.
Secondo il rapporto approvato oggi dal governo, «le strutture deputate alla promozione dell'educazione civica e le prassi in materia si sono rivelate efficaci». Il Consiglio federale considera dunque che non vi sia necessità di azione. Il governo, che motiva la sua prudenza anche con il fatto di non voler intervenire nel campo di competenza dei Cantoni, raccomanda comunque la pubblicazione regolare e concisa di documentazione sulla situazione in materia.
