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SVIZZERA / GERMANIAAlternative fuer Deutschland sostenuta da un'impresa farmaceutica svizzera

11.11.18 - 19:20
Stando ad alcuni media, il partito avrebbe accettato una donazione illegale per oltre 130mila euro
Ti Press
Alternative fuer Deutschland sostenuta da un'impresa farmaceutica svizzera
Stando ad alcuni media, il partito avrebbe accettato una donazione illegale per oltre 130mila euro

BERNA - Secondo ricerche dei media tedeschi WDR, NDR e "Süddeutsche Zeitung", l'Alternative fuer Deutschland (AfD) ha accettato donazioni per oltre 130.000 euro giunte dalla Svizzera tra luglio e settembre 2017, in occasione della campagna elettorale per l'elezione del Bundestag. Il mittente sarebbe un'azienda farmaceutica di Zurigo.

Accettando queste donazioni, l'AfD ha violato la legge sui partiti, sottolineano i tre media tedeschi. Le donazioni ai partiti provenienti da paesi non appartenenti all'UE sono infatti illegali secondo la legge tedesca.

L'azienda farmaceutica svizzera, di cui non viene fatto il nome, avrebbe trasferito il denaro in 18 tranche per lo più di 9000 franchi sul conto di risparmio della sezione del Bodensee (Lago di Costanza) del partito di destra tedesco, con l'indicazione «donazione campagna elettorale Alice Weidel».

La Weidel è co-presidente del gruppo parlamentare AfD nel Bundestag, la camera dei deputati tedesca. Afferma di essere domiciliata a Ueberlingen, sulla sponda tedesca del lago di Costanza. L'anno scorso è però emerso che era registrata in Svizzera al controllo abitanti di Bienne, nel canton Berna, insieme alla sua compagna, una cittadina svizzera originaria dello Sri-Lanka.

Le due reti radiotelevisive NDR (Norddeutscher Rundfunk) e WDR (Westdeutscher Rundfunk) e il quotidiano edito a Monaco di Baviera indicano di disporre di estratti conto a comprova delle loro affermazioni.

Interpellata dai media tedeschi al riguardo, Alice Weidel ha ammesso di essere venuta a conoscenza della donazione dalla Svizzera già nel settembre 2017 e di aver avuto «dubbi sulla sua legalità». Tuttavia, la donazione non era andata a lei personalmente, ha detto. Per questo motivo si è fidata della corretta gestione da parte del tesoriere del partito.

La Weidel ha aggiunto di non avere «alcuna informazione» sull'azienda farmaceutica, i suoi proprietari e i motivi della donazione. Nel frattempo, il partito ha restituito il denaro. Lo ha fatto però solo nell'aprile 2018. Anche questo è documentato da estratti conto.

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