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VAUDNucleare: chi paga le compresse di iodio?

05.11.18 - 12:25
Per mantenere l'obbligo a carico dei gestori delle centrali la legge dovrà essere modificata
Keystone
Nucleare: chi paga le compresse di iodio?
Per mantenere l'obbligo a carico dei gestori delle centrali la legge dovrà essere modificata

LOSANNA - Nessuna base legale consente di mettere a carico dei gestori delle centrali nucleari le pastiglie di iodio distribuite alla popolazione che vive nei dintorni degli impianti. Il Tribunale federale (TF) ha accolto un loro ricorso in una sentenza pubblicata oggi. La legge dovrà essere modificata se si vuole mantenere l'obbligo.

L'ordinanza sulle compresse di iodio, modificata dopo la catastrofe di Fukushima, prevede dal 2014 che i gestori paghino tutti i costi della distribuzione alla popolazione che abita entro un raggio di 50 chilometri da una centrale atomica. Queste pastiglie devono evitare che lo iodio radioattivo assorbito respirando si accumuli nella tiroide.

In precedenza, i costi erano assunti interamente dai gestori entro un raggio di 20 chilometri soltanto. Oltre, le pillole non erano distribuite agli abitanti, ma conservate in modo decentralizzato.

Fattura contestata - Nel 2015, la Base logistica dell'esercito (BLEs), che era incaricata dell'approvvigionamento, ha presentato ai quattro gestori di centrali una fattura di 52'965 franchi per la distribuzione delle compresse e la redazione di un foglio illustrativo in otto lingue.

Gli interessati vi si sono opposti con un ricorso al Tribunale amministrativo federale (TAF), precisando che non contestavano l'obbligo riguardante il raggio di 20 chilometri previsto dalle norme precedenti ma solo l'estensione a 50 chilometri. I giudici di San Gallo lo hanno però respinto, ragione per cui i gestori si sono rivolti alla suprema corte di Losanna.

Nella sentenza pubblicata oggi, i giudici di Mon Repos danno loro ragione. Il Tribunale federale ritiene che questo accollamento dei costi equivalga a una tassa. Esso dovrebbe dunque trovare una base in una legge che definisca la cerchia di contribuenti, il suo obiettivo e le modalità di calcolo.

Attualmente, né la legge sulla radioprotezione né quella sull'energia nucleare precisano questi punti. Non costituiscono dunque una base legale sufficiente. Solo la revisione di uno dei due testi consentirà di estendere l'obbligo di presa a carico da parte dei gestori delle centrali, afferma il TF.

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COMMENTI
 

tip75 5 anni fa su tio
ma tranquilli la cassa malati non le rimborserà e il povero cittadino si accollera le radiazioni e i costi delle pastiglie...che mondo!

tip75 5 anni fa su tio
ahahhahahhahahahahahha cose da pazzi

curzio 5 anni fa su tio
Ridicoli! 52mila franchi per quattro gestori di centrali nucleari, sono 13mila franchi per ciascun gestore. Una cifra irrisoria!
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