Cerca e trova immobili

ZURIGOA processo per alcol al volante: si finisce a parlare del suo pene

31.10.18 - 21:21
L'uomo sarebbe stato preso in giro per le sue dimensioni da una poliziotta. Versioni contrastanti in aula. La sessuologa: «Siamo nell'era della prestazione. Certe frasi possono essere devastanti».
Keystone
A processo per alcol al volante: si finisce a parlare del suo pene
L'uomo sarebbe stato preso in giro per le sue dimensioni da una poliziotta. Versioni contrastanti in aula. La sessuologa: «Siamo nell'era della prestazione. Certe frasi possono essere devastanti».

ZURIGO - Sembra incredibile, eppure è successo ieri durante un processo a Zurigo, dove il giudice si è dovuto chinare su un aspetto imbarazzante: un uomo, durante dei controlli per il test alcolemico, avrebbe ricevuto un commento poco lusinghiero dalla poliziotta che lo stava controllando. «Con quel pene così piccolo, come pensi di poter soddisfare una donna». Queste le parole che la poliziotta avrebbe pronunciato. Ovviamente le versioni in aula erano del tutto contrastanti.

Il fermo in autostrada e il dito medio - Ma andiamo con ordine e raccontiamo i fatti. Lui ha 25 anni, e una notte uscendo da una festa di compleanno dove ha bevuto qualche bicchiere di troppo, viene fermato dalle pattuglie di polizia. Gli agenti lo accusano che in due occasioni il ragazzo aveva mostrato il dito medio alle forze dell’ordine. Il giovane invece sostiene di non avere fatto nulla contro i poliziotti e non si capisce del perché debba essere controllato. Gli agenti hanno raccontato che il 25enne ha iniziato a proferire parole volgari nei loro confronti, quindi è stato portato alla centrale, controllato e denudato.

La poliziotta esegue il test dell’urina - Qui è accaduto il primo fatto controverso, la cui stranezza è stata riconosciuta sia dal giudice, sia dal comando di polizia: a fare i controlli dell’urina è stata una poliziotta. Solitamente di fronte a un automobilista uomo sono i poliziotti maschi che eseguono questo tipo di incombenze. L’agente donna avrebbe poi pronunciato la fatidica frase.

Le parole che lo hanno mandato in crisi - «Quelle parole mi hanno ferito, mi sono sentito umiliato, mi hanno fatto venire dei complessi» ha raccontato in aula il giovane, il quale ha fatto sapere che per colpa di quella frase ha dovuto iniziare un percorso terapeutico presso uno psicologo con otto sedute per risolvere i suoi problemi di autostima. Da qui la decisione di denunciare l’agente donna per ingiuria.

La poliziotta ovviamente nega di aver pronunciato quella frase. I suoi colleghi erano nell’altra stanza a risolvere le pratiche burocratiche del fermo e quindi nessuno ha sentito le fatidiche parole. Ieri il giudice, sentendo la ricostruzione degli altri agenti e ritenendo poco convincente la versione del giovane, alla fine ha assolto la poliziotta dall’accusa di ingiurie. Il teste non ha convinto nemmeno sui danni psicologici che una frase del genere gli ha provocato.

La sessuologa: «Per un uomo avere un pene piccolo è un problema» - È verosimile che un uomo possa finire in analisi a causa di un'osservazione sul suo pene? Per la sessuologa Kathya Bonatti la risposta è sì. «Viviamo nella società dell'estetica, della prestazione, del paragone. Oggi dire a un uomo di avere il pene piccolo rappresenta un giudizio di valore, lo fa sentire inadeguato, incapace di essere vincente e di soddisfare un'altra persona. Chiaramente un uomo subisce un danno di questo genere quando già di base non ha tanta stima di sé. Se uno ha le spalle larghe, certe cose gli scivolano addosso».

«In ogni caso - continua la sessuologa - per l'uomo avere un pene piccolo è spesso un problema. Quando si ha un partner comprensivo e innamorato, questo è un aspetto che passa in secondo piano. Ma quando magari si è soli, e arriva un estraneo a fartelo notare, tutto si complica». Sul caso specifico, Bonatti è chiara. «L'uomo in questione si trovava già in una posizione di inferiorità, nudo di fronte a un'autorità. Voglio sperare che questa frase non sia mai stata detta veramente. In caso contrario, avremmo a che fare con un grave abuso di potere».

La specialista conclude: «La sessualità, in ogni caso, è appagante a prescindere dalle dimensioni del pene, quando c’è passione, desiderio di dare e darsi piacere, di giocare, di sperimentare modi per accarezzare, baciare e stimolare tutto il corpo del partner... Perché il sesso è un prezioso strumento di piacere e di condivisione di sensazioni ed emozioni».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE