Un automobilista ha trovato un biglietto sul parabrezza, accompagnato da un cedolino di versamento da 100 franchi
ZURIGO - «Questo parcheggio è privato. Ho fotografato il suo veicolo. O paga 100 franchi, o inoltro denuncia alla polizia, decida lei. La prossima volta chiamo il carro attrezzi». È questo il messaggio che un automobilista ha trovato sul suo parabrezza, in un posteggio nel quartiere zurighese Seefeld. Il bigliettino era accompagnato da un cedolino di versamento.
Un messaggio che non è piaciuto al proprietario dell’auto, che a 20 Minuten ha parlato di «ricatto»: «Non avrei avuto problemi a pagare la multa della polizia considerato che ho sbagliato a parcheggiare lì. Ma queste frasi intimidatorie fanno quasi ridere. Non ho intenzione di versare i 100 franchi e sono curioso di vedere cosa succederà».
Ma è sbagliato il comportamento del proprietario del posteggio? Un cartello indicava chiaramente che si tratta di un fondo privato. «Parcheggiare un autoveicolo in una zona vietata è punibile con una contravvenzione fino a 100 franchi - spiega Marco Cortesi, portavoce della polizia di Zurigo -. Questo consente al proprietario del posteggio di fare una segnalazione alla polizia o di chiedere un adeguato risarcimento. Gli agenti non dovrebbero recarsi sui terreni privati per dispensare multe».
Il biglietto lasciato dal proprietario sul parabrezza, quindi, non risulta essere così arbitrario. «Ha la possibilità di chiedere un risarcimento o sporgere denuncia. Se interviene la polizia, l’incasso della multa va allo Stato, se invece ad occuparsene è il proprietario, sono i residenti a beneficiarne».
Cento franchi è una richiesta appropriata? Nel 2004 un giudice ha ritenuto opportuno un risarcimento di 60 franchi in un caso simile. Il Tribunale federale ha valutato una somma di 52 franchi come appropriata, mentre per contro una richiesta di 120 franchi è stata definita eccessivamente elevata.