Dopo la Siria e la Libia le armi svizzere sono arrivate fino in Yemen, dove si combatte un altro sanguinoso e interminabile conflitto
ZURIGO - Delle armi prodotte in Svizzera sono state utilizzate dai miliziani filosauditi nella guerra dello Yemen. Lo svela il SonntagsBlick di oggi che ha ottenuto alcune foto, scattate a fine 2017, che riprendono alcuni soldati sauditi in posa al confine fra Arabia Saudita e Yemen. In quell'area, nella provincia di Jizan, l'esercito saudita sta combattendo da tempo contro i ribelli sciiti Houthi.
Stando al domenicale si tratterebbe di fucili d'assalto modello SG 552, acquistati probabilmente tramite il mercato nero in Yemen. Sono stati prodotti dalla Swiss Arms Ag e più precisamente nel canton Sciaffusa a Neuhausen am Rheinfall (SH).
L'azienda, riporta un portavoce della Segreteria di stato dell'economia (Seco), era stata accusata dalla Confederazione di aver venduto circa un centinaio di quei fucili automatici proprio alla Marina Saudita.
Il caso emerge in un periodo particolarmente delicato, considerando il caso Khashoggi e il dibattito a livello nazionale sull'export di armi. Stando a un recente rapporto del Gruppo per una Svizzera senza esercito le aziende svizzere produttrici di armi hanno esportato nel 2017 armamenti per 15 milioni di franchi verso i Paesi coinvolti nel conflitto dello Yemen.