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BERNACanapa: le sperimentazioni pilota raccolgono consensi

25.10.18 - 12:09
Salvo l'UDC, partiti, associazioni e organizzazioni di prevenzione delle dipendenze approvano nelle grandi linee la volontà del Consiglio federale di permettere tali progetti
tipress
Canapa: le sperimentazioni pilota raccolgono consensi
Salvo l'UDC, partiti, associazioni e organizzazioni di prevenzione delle dipendenze approvano nelle grandi linee la volontà del Consiglio federale di permettere tali progetti

BERNA - Le sperimentazioni pilota con canapa raccolgono ampio consenso. Salvo l'UDC, partiti, associazioni e organizzazioni di prevenzione delle dipendenze approvano nelle grandi linee la volontà del Consiglio federale di permettere tali progetti.

La maggioranza degli attori spera che questi test saranno istruttivi per la gestione futura della cannabis. È quanto emerso dalla procedura di consultazione, giunta al termine oggi, sulla modifica della legge sugli stupefacenti, necessaria per autorizzare uno studio.

L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) sosteneva infatti che mancassero le basi legali per consentire ricerche sull'argomento. Il governo vuole ora togliere questo ostacolo inserendo un apposito articolo. Il consumo di cannabis è in principio vietato e punibile dal 1951.

Nonostante la repressione, il numero di consumatori non scende, aveva indicato il ministro della sanità Alain Berset presentando il progetto di legge. D'altro canto, il mercato nero prospera, tanto che la sicurezza di chi fa uso di cannabis non è più garantita. L'esecutivo intende dunque dare il via libera, per massimo cinque anni e puramente a fini scientifici, a sperimentazioni pilota in questo ambito.

Per molti, la strategia messa in atto in questi anni ha fallito. La Svizzera è sempre stata un pioniere in materia di politica sulle droghe, ha ricordato il PLR in fase di consultazione. Verdi liberali e Verdi hanno difeso una posizione chiara: la canapa deve essere legalizzata e tassata allo stesso modo di alcol e tabacco. Di tutt'altro avviso l'UDC, che afferma di rifiutare tentativi di liberalizzazione mascherati dietro obiettivi scientifici.

Accolto con meno entusiasmo invece il limite di 5000 partecipanti imposto alle sperimentazioni, giudicato poco efficace. Per l'associazione di prevenzione svizzero tedesca "Fachverband Sucht", il fatto di fissare questo tetto comporta il rischio di vederlo ulteriormente abbassato per ragioni politiche.

Forte opposizione anche per la decisione del Consiglio federale di escludere dai test le persone che soffrono di una malattia diagnosticata o che assumono farmaci psicotropi su prescrizione. Per l'Unione delle città svizzere, l'estromissione di questa categoria è in contraddizione con lo scopo dello studio. Essa richiede dunque, con l'appoggio dei Verdi liberali, di inserire l'accordo di un medico quale condizione per la partecipazione.

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