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SVIZZERACannabis come antidolorifico? Meglio i muschi

24.10.18 - 20:00
Test sui topi hanno mostrato che il perrottetinene penetra più facilmente nel cervello e svolge una maggiore attività antinfiammatoria rispetto al THC
Cannabis come antidolorifico? Meglio i muschi
Test sui topi hanno mostrato che il perrottetinene penetra più facilmente nel cervello e svolge una maggiore attività antinfiammatoria rispetto al THC

BERNA - Una sostanza simile al THC della cannabis ma proveniente da alcuni muschi si è dimostrata più efficace per ridurre dolori e infiammazioni. La scoperta, illustrata nella rivista Science Advances, è stata realizzata da ricercatori bernesi e zurighesi.

Questi muschi della famiglia delle piante epatiche provengono da Giappone, Nuova Zelanda e Costa Rica. Essi contengono un principio attivo chiamato perrottetinene, dalla struttura chimica analoga al tetraidrocannabinolo, più comunemente noto come THC.

Il team di Jürg Gertsch, dell'Università di Berna, e di Erick Carreira, del Politecnico federale di Zurigo, ha comparato a livello biochimico e farmacologico le due sostanze. Ne è scaturito che, sul piano medico, quella all'interno dei muschi è superiore a quella della cannabis.

Test sui topi hanno mostrato che il perrottetinene penetra più facilmente nel cervello e svolge una maggiore attività antinfiammatoria rispetto al THC. Inoltre, ha minori proprietà psicoattive e agisce contro il dolore allo stesso modo degli endocannabinoidi presenti nell'organismo umano.

Per molto tempo, si pensava che la cannabis fosse l'unica a produrre THC. Nel 1994, il giapponese Yoshinori Asakawa ha scoperto il perrottetinene nella pianta epatica Radura perrottetii. «È stupefacente che solo due generi di vegetali, separati da 300 milioni di anni nella storia dell'evoluzione, contengano cannabinoidi psicoattivi», ha detto Gertsch, citato in una nota odierna del suo ateneo.

Gli autori dello studio sottolineano tuttavia che sono necessari approfondimenti supplementari al fine di comprendere meglio azioni ed eventuali effetti collaterali della sostanza. Muschi e piante epatiche vivono in ambienti umidi e ombreggiati: sono considerati i primi ad avere colonizzato i continenti durante il Paleozoico, era geologica iniziata poco meno di 550 milioni di anni fa.

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