SVIZZERA / CANTONEBarche in secca in Romandia, ma pure in Ticino non si scherza

LOSANNA - Il Canton Vaud, ma in generale tutta la Romandia, sta vivendo un eccezionale periodo di siccità che dura ormai da metà giugno. In quattro mesi, il cantone ha constatato un deficit di precipitazioni del 50% e pure il livello di fiumi e bacini d'acqua è molto basso in tutto il territorio. 

«I valori osservati si verificano in media una volta ogni 30 anni» afferma Philippe Hohl, capo della Divisione risorse idriche in seno al Dipartimento dell'ambiente vodese. E le conseguenze sono molteplici, dalla produzione idroelettrica, a quella agricola, fino ad arrivare all'impatto negativo su flora e fauna selvatica.

"Laghetto" di Joux - Nonostante questa eccezionale siccità, le grandi falde acquifere reggono bene, in quanto hanno avuto delle ricariche significative durante l'inverno. «Stanno calando, ma a un ritmo normale», secondo Hohl. A livello locale, tuttavia, molte piccole sorgenti sono prosciugate, specialmente nel Giura.

Il Lago di Joux, le cui rive sono asciutte, ha perso due metri da metà giugno. «È vicino al suo livello più basso di sempre, raggiunto nel 1989», conferma Hohl. 

Il lago di Bret, che rifornisce d'acqua la città di Losanna, è attualmente a 5,7 metri sotto il suo livello massimo. È diminuito di 17 cm in una settimana. Un livello basso, ma non ancora allarmante, secondo il servizio idrico della città di Losanna.

E il Ticino? - Anche a Sud delle Alpi il bilancio idrico è negativo. Dopo mesi senza precipitazioni di rilievo, i fiumi sono ormai in secca e i laghi sono vicino ai minimi storici (192,42 metri la quota del Verbano a Locarno e 270,29 quella del Ceresio a Melide). E anche la diga della Verzasca (vedi foto) risente della mancanza d'acqua.

E all'orizzonte - perlomeno fino al prossimo weekend - non si scorge alcuna nuvola che possa far pensare a un ritorno alla normalità. Nei prossimi giorni sono infatti previsti sole, vento e gelate notturne. Ma nessuna precipitazione di rilievo.