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SVIZZERAColpo di sole per i ghiacciai elvetici

16.10.18 - 11:39
La canicola estiva ha fatto perdere il 2,5% del loro volume totale. Fortunatamente lo scorso inverno aveva nevicato parecchio...
SCNAT
Colpo di sole per i ghiacciai elvetici
La canicola estiva ha fatto perdere il 2,5% del loro volume totale. Fortunatamente lo scorso inverno aveva nevicato parecchio...

BERNA - I ghiacciai svizzeri hanno registrano ingenti perdite nell'estate canicolare appena trascorsa: il loro volume si è ridotto del 2,5%. La situazione sarebbe stata ancora più drammatica senza l'eccezionale innevamento in altura dello scorso inverno.

Misurazioni svolte su 20 ghiacciai di tutte le regioni della Svizzera hanno mostrato che il bilancio di massa - ovvero la differenza tra accumulazione e ablazione - è ancora una volta fortemente negativo. "Per tutti i circa 1500 ghiacciai svizzeri nell'anno idrologico 2017/18 è stata stimata una riduzione di circa 1'400 milioni di metri cubi", informa in un comunicato odierno l'Accademia di scienze naturali (SCNAT).

A causa di un susseguirsi di anni estremi, il volume delle "lingue di ghiaccio" si è addirittura ridotto di un quinto negli ultimi dieci anni. In senso figurato: la rispettiva acqua potrebbe coprire di 25 centimetri l'intera superficie della Svizzera, scrivono gli scienziati.

Le estati torride sempre più frequenti mettono soprattutto in difficoltà i piccoli ghiacciai: "Molti si stanno proprio disintegrando".

Secondo Meteo Svizzera il periodo tra giugno e agosto 2018 è stato il terzo più caldo dopo quelli del 2003 e del 2015. Il semestre da aprile a settembre è addirittura stato quello con le temperature più elevate di sempre. Oltre a ciò, i sei mesi estivi sono stati segnati dalla siccità con conseguente poca neve fresca sui ghiacciai, come mai da inizio delle misurazioni 81 anni fa.

Lo scioglimento è ancora più notevole dopo che in aprile e maggio su alcuni ghiacciai erano state misurate quantità di neve da primato, aggiunge la SCNAT. "Senza l'enorme quantità di neve caduta lo scorso inverno, lo sciogliendo di quest'estate sarebbe stato ancora più drammatico", si legge nella nota.

Soprattutto in Vallese, all'inizio della stagione di fusione, i ghiacciai erano eccezionalmente ben innevati con il 70% di neve in più rispetto al solito. Tuttavia, la protezione fornita dallo spesso strato è stata tutt'altro che sufficiente a causa del persistente calore estivo. Fino alla fine di settembre i ghiacciai hanno infatti poi perso un volume ingente: molti si sono ridotti mediamente di 1,5-2 metri di spessore, alcuni anche di molto di più.

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