Fare la spesa e fare i furbetti al pagamento automatico. «Il furto è quasi un gioco». Secondo il sindacato Unia, il fenomeno rappresenta un fattore di stress per il personale
ZURIGO/LUGANO - Il personale impiegato alle sempre più diffuse casse self-checkout non ha a che fare soltanto con clienti aggressivi, ma pure con diverse persone che ne approfittano per rubare qualcosa. E anche la questione dei furti è infatti stata toccata dal recente sondaggio di Unia, di cui avevamo riferito la scorsa settimana (vedi correlati).
«In generale tra i giovani rubare è quasi un gioco» ha raccontato una cassiera, che ha notato che proprio per questo motivo durante gli orari di punta diversi scolari utilizzano le casse self-service. Per il personale non ci sarebbe la possibilità di tenere tutto sotto controllo, in particolare in presenza di molti clienti.
Per il sindacato Unia la questione dei furti viene quindi considerata come un fattore di stress per il personale. In particolare quando si ritrova confrontato con una persona che tenta (intenzionalmente o per sbaglio) di non pagare un articolo.
Alle casse self-checkout di Migros c’è sempre una persona in servizio, come sottolinea un portavoce dell’azienda. «Ma nelle ore di punta, impieghiamo fino a tre collaboratori». E per quanto riguarda i furti, Migros sottolinea che il fenomeno è noto. Non si constaterebbe però un aumento dei casi: «Da noi i furti rappresentano circa l’1% degli introiti». La maggior parte della clientela sarebbe quindi onesta. Lo stesso vale per Coop, che tuttavia non fornisce cifre precise sul fenomeno.
Le testimonianze dei giovani ticinesi: «Mi hanno preso, sconsiglio di farlo»
Dimenticanza o furto alla cassa self-service? Il fenomeno è diffuso anche in Ticino, come confermano diversi giovani che abbiamo incontrato a Lugano. «Ho già rubato di tutto, anche per gioco» confessa uno di loro. Altri dichiarano di aver approfittato del self-checkout per non pagare i preservativi o una bevanda alcolica. Ma poi si parla anche di dimenticanza, come racconta un altro giovane: «Una volta avevo preso molta roba e dal controllo è emerso che un articolo non era stato registrato, non si è trattato di una questione di soldi bensì di fretta». E alla fine c'è il ragazzo che ha provato a rubare una birra, ma senza farla franca: «Ho preso una multa, la lezione mi è servita: non l'ho mai più fatto. E sconsiglio di farlo, è un pessimo errore».