VAUD / NEUCHÂTELSbagliò il decollo ferendo tre persone, accolto il ricorso del pilota

LOSANNA - Il Tribunale federale (TF) ha ammesso il ricorso di un pilota condannato per aver sbagliato il decollo con un piccolo aereo all'aeroporto di La Chaux-de-Fonds (NE) nel gennaio 2010. Tre occupanti su quattro erano rimasti feriti, due dei quali gravemente.

Domiciliato nel cantone di Neuchâtel il pilota, 59enne al momento dell'incidente, era stato condannato nel 2016 dal Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona a 120 aliquote giornaliere con la condizionale e un'ammenda di 3800 franchi. Alla guida di un turbopropulsore di otto posti aveva deciso di arrestare l'operazione di decollo quando si trovava a 300 metri della fine della pista e il velivolo era andato a sbattere con il muso contro un blocco di cemento. Dall'aereo, al momento dell'incidente, erano fuoriusciti 800 litri di carburante inquinando il terreno.

Per il TAF il pilota aveva cumulato una serie di errori fin dalla preparazione "superficiale" del volo. L'uomo era stato riconosciuto colpevole per negligenza di lesioni gravi, perturbamento della circolazione pubblica ed esposizione a pericolo della vita o salute altrui.

Frenata involontaria al decollo

In una sentenza pubblicata oggi, il TF ha annullato la decisione presa dalla corte nel 2016 e rinviato il caso al TPF. In occasione del primo processo era emerso che l'incidente era stato causato da una frenata involontaria dell'aeromobile durante la fase di accelerazione. Secondo i giudici di Mon Repos, allora non era stato possibile stabilire se l'autore di questa manovra fosse il pilota stesso o il passeggero seduto accanto a lui.

L'alta corte ritiene inoltre che la serie di negligenze commesse dal pilota non hanno alcun nesso causale con l'incidente: se non fossero state commesse lo schianto si sarebbe comunque verificato.

I giudici di Bellinzona dovranno ora esaminare se il sinistro avrebbe potuto essere evitato scegliendo un'altra configurazione di decollo.