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L'imputato aveva affisso dei manifesti che ledevano l'onore del presidente dell'ex presidente del PPD svizzero e di suo padre
MARTIGNY - Il Tribunale distrettuale di Martigny ha condannato un ex quadro dell'UDC vallesana a una pena pecuniaria con la condizionale per diffamazione. All'inizio di marzo 2017 l'uomo aveva affisso manifesti che ledevano l'onore di Christophe Darbellay, allora candidato al Consiglio di Stato, e di suo padre Arthur.
L'imputato, giurista, ha confessato la settimana scorsa durante il processo di aver affisso i manifesti e ha detto di averlo fatto da solo. Il Tribunale distrettuale lo ha condannato a 50 aliquote giornaliere da 120 franchi con la condizionale per due anni e a una multa di mille franchi, ha indicato oggi a Jean-Marc Wichser, confermando informazioni della stampa vallesana.
L'ex quadro dell'UDC dovrà anche versare 2000 franchi a Darbellay padre quale riparazione per torto morale e pagare 3500 franchi di spese giudiziarie. Altri due membri dell'UDC, che erano stati a loro volta accusati per i manifesti diffamatori, sono stati prosciolti.
La denuncia penale era stata presentata da Christophe Darbellay, presidente del PPD svizzero dal 2006 al 2016, nel pieno della campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio di Stato, nel quale è poi stato eletto al secondo turno il 19 marzo 2017.
Una seconda querela contro ignoti era stata sporta anche da Oskar Freysinger, consigliere di Stato UDC in carica e candidato a una riconferma, che poi - clamorosamente - non c'è stata. «L'utilizzo da parte degli autori di una grafica che ricorda i manifesti dell'UDC per l'espulsione degli stranieri criminali è diffamatoria nei miei riguardi», aveva sostenuto Freysinger. I manifesti erano stati affissi sui grandi assi stradali del Vallese centrale e nelle regioni di Savièse, Conthey e Fully.
