Il genitore aveva trasmesso via sms il titolo di trasporto al 15enne e ora contesta: «Una cifra sproporzionata»
LOSANNA - Non aveva con sé denaro a sufficienza per prendere il bus. Rischiare di beccarsi 100 franchi di multa era però eccessivo, motivo per cui un 15enne vodese ha chiamato il padre chiedendo di acquistare il biglietto via sms per lui.
«Alle 10 e 29 gli ho inviato il biglietto. Un quarto d’ora dopo è stato controllato, mentre si trovava sulla linea M2 della metropolitana di Losanna, e ha ricevuto una multa di 340 franchi. È assurdo», ha affermato il genitore del ragazzo. Il quarantenne si è detto indignato dall’eccessivo zelo dei controllori. «I Trasporti pubblici losannesi (TL) non precisano, né sulla loro app né tramite sms, che non si possa acquistare un biglietto per conto di un’altra persona».
«È scandaloso considerare falsificato un titolo di trasporto che è stato emesso dagli stessi Trasporti pubblici», ha aggiunto l’uomo, intenzionato ora a contestare quella che considera una sanzione del tutto sproporzionata.
«Il biglietto ottenuto tramite sms è legato al dispositivo che lo ha acquistato. Non è trasmissibile», ha replicato la portavoce dell’azienda di trasporto Alexandra Gindroz. Un'informazione che però non compare sul messaggio di conferma, ha ammesso Gindroz dicendosi aperta ad una discussione con i genitori del 15enne. «Il funzionario responsabile dei controlli in materia di sanzioni - ha inoltre spiegato - incontra regolarmente i nostri clienti, e può accadere che in determinate circostanze le multe possano essere annullate».