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VAUDUn immobile di 30 anni è vecchio, vale la pigione usuale

10.10.18 - 12:00
Stabilito per la prima volta il limite di età oltre il quale uno stabile è da considerarsi datato
tipress
Un immobile di 30 anni è vecchio, vale la pigione usuale
Stabilito per la prima volta il limite di età oltre il quale uno stabile è da considerarsi datato

LOSANNA - Un immobile di 30 anni o più va considerato come vecchio ai sensi del diritto di locazione, ha stabilito il Tribunale federale (TF). Il proprietario può dunque fondarsi sulle pigioni usuali del quartiere per giustificare un aumento dell'affitto per un nuovo locatore.

In una sentenza del 13 settembre pubblicata oggi, il TF stabilisce per la prima volta a 30 anni la soglia oltre la quale un alloggio debba essere considerato vecchio. In sentenze precedenti aveva giudicato che ciò non era il caso per edifici di 26 o 27 anni.

I giudici di Losanna hanno annullato una decisione della Corte di giustizia del Canton Ginevra. In una contestazione dell'affitto iniziale lanciata da nuovi inquilini, la giustizia ginevrina aveva stabilito che un immobile acquisito da 31 anni non doveva essere considerato vecchio.

Per i giudici cantonali, toccava al proprietario produrre i documenti che provassero che l'affitto non gli garantiva un rendimento eccessivo e che, dunque, non era abusivo. Indicavano che tali atti potevano essere ragionevolmente richiesti a una cassa pensioni, che poteva essere considerata come un professionista del settore immobiliare.

Nella sua sentenza il TF approfitta del caso per stabilire un limite chiaro nel tempo. Un immobile destinato alla locazione è da considerare vecchio se la sua costruzione o la sua ultima acquisizione risale ad almeno 30 anni al momento del contratto d'affitto.

La corte suprema ricorda che il criterio di vetustà permette di tenere conto del fatto che le somme investite al momento della costruzione o dell'acquisto non possono più essere comparate con i valori attuali.

Il TF ha contraddetto l'istanza inferiore in merito al fatto di far dipendere la vecchiaia dell'edificio dalla qualità del locatore. Certo, i locatori professionisti sono tenuti a conservare per dieci anni almeno gli atti contabili. Ma questo obbligo è stato pensato per permettere controlli e presentazione dei conti. È una questione diversa che non va confusa con la protezione contro affitti abusivi, sottolineano i giudici di Losanna.

Nella fattispecie, il locatore aveva affittato dal primo ottobre 2014 un appartamento di cinque locali ai sensi del diritto ginevrino (ossia quattro locali oltre alla cucina) di 112 metri quadrati nel quartiere centrale delle Eaux-Vives per 2160 franchi, spese escluse. L'immobile era stato rinnovato nel 1997 e l'appartamento era stato ristrutturato prima dell'arrivo dei nuovi inquilini.

La corte ginevrina dovrà pronunciarsi nuovamente sul caso.

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