Cerca e trova immobili

ZURIGOMinorenne condannata: «Se fai il bullo, non la passi liscia»

01.10.18 - 09:07
La sentenza nei confronti della 17enne può scoraggiare i giovani dai comportamenti sbagliati.
Fotolia
Minorenne condannata: «Se fai il bullo, non la passi liscia»
La sentenza nei confronti della 17enne può scoraggiare i giovani dai comportamenti sbagliati.

ZURIGO - Una 13enne si toglie la vita dopo mesi di bullismo su Instagram e Snapchat. Questo non ferma una ragazza, quasi maggiorenne, che in un video si rivolge a una coetanea: ««Bene, piccola prostituta. Ti troveremo. Morirai come quell'altra». La 17enne è stata condannata penalmente per il video di minacce. Qual è il significato di questa vicenda per la lotta contro il bullismo? 20 Minuten ha posto la domanda allo psicoterapeuta Marc Stoll.

Signor Stoll, cosa rappresenta questa sentenza?
«È sicuramente un forte messaggio per molti giovani: se minacci e fai il prepotente, puoi incorrere in gravi conseguenze. Questo è un caso che sconvolge le persone».

Adriana è stata punita con “una condanna ad personam”. Una punizione che scoraggia davvero il bullismo?
«Sì, perché il segnale va oltre: realizzare un video del genere è sbagliato. I minorenni sono spesso inconsapevoli degli effetti del loro bullismo. Non valutano le conseguenze. Sicuramente ci saranno ancora bulli, ma devono essere consapevoli di quello a cui vanno incontro».

Oggi il bullismo è “facilitato” sui social, piuttosto che nei contatti personali?
«Sicuramente la soglia di inibizione si abbassa e anche le reazioni sono meno evidenti. Puoi anche comportarti da prepotente restando anonimo. Un commento denigratorio sui social può incoraggiare altri a seguire il tuo esempio. Dalla mia esperienza posso dire che chi subisce cyberbullismo non è risparmiato nella vita reale. Ma su Internet i bulli lasciano le loro tracce».

Cosa significa?
«Gli insulti nel cortile della scuola sono difficili da provare. Video e messaggi possono essere archiviati e utilizzati come prova. Anche i genitori che spesso sono sulla difensiva, quando si ritrovano davanti a commenti o audio in cui i propri figli insultano altri, restano colpiti».

Perché i giovani manifestano un comportamento così aggressivo?
«Ci sono diversi motivi. I giovani stanno imparando a muoversi autonomamente nella società, notano come possono influenzare gli altri e vogliono mettersi alla prova all’interno del gruppo. Ma alcuni lo fanno con cattiveria. La maggior parte di chi si atteggia in questo modo non capisce ciò che comporta il suo comportamento per l’altra persona, e si ferma solo quando gli altri gli fanno capire lo stato d’animo della vittima. Ma altri ragazzi possono essere fermati solamente con delle sanzioni, e quando viene detto loro che così non possono continuare».

Quali sono le conseguenze del bullismo per le vittime?
«Le vittime si sentono mancare il terreno sotto i piedi, e la loro autostima viene distrutta. Più a lungo dura il bullismo, più la situazione peggiora. Ci si ritrae nella propria sfera privata, e si tagliano tutti i contatti sociali. Con il risultato che la vittima viene spesso colpita dall’ansia e dalla depressione. Il bullismo è una delle cose peggiori che possono accadere alla psiche umana».

Cosa dovrebbe fare una vittima di bullismo?
«Spesso chi viene bullizzato si vergogna e minimizza i fatti. Ma è sbagliato: bisogna chiedere aiuto ai genitori, alle autorità, agli insegnanti,... Se qualcuno interviene, fermando il bullo in tempo, si può ottenere un ottimo risultato. Ma in alcuni casi la situazione è talmente grave da dover, ad esempio, cambiare scuola».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

TI.CH 5 anni fa su tio
Fai il bullo perché ti senti più forte e meglio degli altri? Se hai così tanta energia a fare il bullo 10 anni di lavori forzati come una volta e vedrai che dopo di bullismo ne hai avuto abbastanza.

dan007 5 anni fa su tio
E sempre esistito il bullismo oggi la differenza è che lo troviamo sui social bisogna scoraggiarla e condannarla perché la cattiveria e una forma di odio che va repressa
NOTIZIE PIÙ LETTE