Lo prevede una revisione del sistema della perequazione finanziaria adottata oggi dal Consiglio federale. In Ticino arriveranno 43 milioni
BERNA - I Cantoni a forte potenziale di risorse dovrebbero versare meno soldi per sostenere quelli meno ricchi. È quanto prevede una revisione del sistema della perequazione finanziaria adottata oggi dal Consiglio federale. In particolare, la dotazione minima garantita di risorse dovrebbe essere fissata all'86,5% della media svizzera.
Il Governo aderisce così a una proposta formulata dalla Conferenza dei governi cantonali (CdC). Partendo dalla constatazione che l'obiettivo della dotazione minima di risorse all'85% è ampiamente superato da tutti i Cantoni (il Giura, cantone finanziariamente più debole, ha raggiunto nel 2018 un indice dell'88,3%), la CdC aveva proposto al Consiglio federale di portare tale soglia all'86,5%. Oggi, licenziando il pertinente messaggio, il Governo ha fatto sua tale proposta, ritenendo la dotazione attuale delle risorse troppo elevata.
Altro cambiamento: gli importi versati dalla Confederazione e dai Cantoni "ricchi" a quelli "poveri" dovrebbero essere calcolati annualmente, e non più ogni quattro anni. Così l'importo compensativo seguirà l'evoluzione effettiva delle disparità tra i Cantoni.
Quasi 43 milioni in Ticino - Da segnalare che nel 2019 la Confederazione e i cantoni finanziariamente forti dovrebbero mettere a disposizione dei cantoni più deboli 4,217 miliardi, il 3,5% in più rispetto a quest'anno. Il Ticino riceverà 42,982 milioni, circa 1,65 milioni in più, mentre l'importo versato ai Grigioni sarà di 270,088 milioni, circa 1,9 milioni in più.