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SVIZZERASul treno con il biglietto sbagliato: multata una ragazza autistica

20.09.18 - 22:27
La 19enne se n'è andata mentre il controllore annotava i suoi dati, perché la situazione era diventata eccessivamente stressante per lei. Le FFS: «Con il certificato verrà ritirata»
Print screen servizio "Kassensturz"
Sul treno con il biglietto sbagliato: multata una ragazza autistica
La 19enne se n'è andata mentre il controllore annotava i suoi dati, perché la situazione era diventata eccessivamente stressante per lei. Le FFS: «Con il certificato verrà ritirata»

BERNA - Era seduta in prima classe ma aveva un biglietto valido per la seconda. Mentre il controllore annotava i suoi dati per multarla, la ragazza se n’è andata. Qualche giorno dopo a casa è arrivata una multa di 240 franchi. Una situazione che a una prima lettura non presenta nulla di strano. La 19enne coinvolta, però, è affetta da autismo infantile. E presenta quindi delle difficoltà nella comunicazione e nelle interazioni sociali.

“L’incidente” avvenuto lo scorso luglio sul treno - come riferito dalla trasmissione Kassensturz di SRF - ha messo a dura prova il modo di gestire le emozioni della ragazza. Quel giorno lei si è inspiegabilmente seduta all’interno di un vagone di 1. classe. Il motivo non è noto, ma è probabile che la 2. classe fosse eccessivamente confusionaria, causandole molto stress. Proprio in quel momento è stata raggiunta dal controllore ma, mentre lui annotava i suoi dati, la ragazza si è allontanata senza dirgli nulla. Considerato il suo stato d’animo e l’autismo, quella situazione le aveva probabilmente causato un tale stress che andarsene ai suoi occhi appariva come l’unica soluzione possibile.

La multa ricevuta nei giorni successivi a casa ammonta a 240 franchi per «viaggio senza cambiamento di classe valevole» e «abuso». La madre della 19enne ha contattato le FFS e ha spiegato la situazione della figlia. Ha in seguito mandato delle lettere allegando il certificato medico che conferma l’autismo infantile della ragazza e la conseguente incapacità di discernimento. Le FFS hanno quindi diminuito la multa a 140 franchi, precisando di «non potere fare di più».

Una decisione che la madre della 19enne definisce «incomprensibile». Le fa eco Caroline Hess-Klein di “inclusione andicap”: «Partendo dal principio che è incapace di discernimento, le FFS non dovrebbero emettere un’ammenda. Il diritto privato e la legge sull’uguaglianza per le persone con handicap vietano di punire una persona che si trova in una simile situazione».

Il portavoce di FFS Christian Ginsig, dal canto suo, spiega che la madre della 19enne avrebbe dovuto mandare un certificato «formulato correttamente e comprensibile anche da parte di chi non ha dimestichezza con il gergo medico». Con questo documento, precisa, la multa verrà ritirata. Infine, Ginsig ricorda l’esistenza di un registro speciale in cui è possibile chiedere di iscrivere le persone incapaci di esibire il titolo di trasporto.

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