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ZURIGOSua figlia non voleva andare a scuola: 1’000 franchi di multa

20.09.18 - 08:14
La ragazzina è rimasta a casa dal 2011 al 2015, perché era stata bullizzata da compagni e professore. Per i giudici la madre non ha rispettato il suo dovere di diligenza
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Sua figlia non voleva andare a scuola: 1’000 franchi di multa
La ragazzina è rimasta a casa dal 2011 al 2015, perché era stata bullizzata da compagni e professore. Per i giudici la madre non ha rispettato il suo dovere di diligenza

ZURIGO - La figlia 15enne non è andata a scuola per tre anni e il giudice ha condannato la madre a una multa di 1’000 franchi. La 49enne è comparsa martedì di fronte al Tribunale distrettuale di Zurigo. Secondo la Corte la donna è venuta meno al suo dovere di diligenza.

La ragazzina aveva 12 anni, nel 2011, quando ha iniziato a rifiutarsi di andare a scuola. Secondo la madre - come riferisce il Blick - sua figlia avrebbe subito un grosso trauma: sarebbe stata bullizzata dai compagni e in un occasione il professore l’avrebbe colpita con una pantofola.

I servizi scolastici e le autorità di protezione dei minori le avevano proposto di cambiare classe o farle ripetere l’anno. Ma sia la madre che la figlia avevano rifiutato questa soluzione. La ragazzina è quindi rimasta a casa dalla fine del 2011 a inizio 2015.

«Era traumatizzata e io ero la cosa a capirla» ha spiegato la madre davanti al giudice. «La invitato ad andare a scuola, ma non potevo obbligarla».

La ragazzina si è iscritta a un programma di formazione a domicilio, che ha frequentato per un anno. Le autorità scolastiche avevano consigliato alla madre diverse scuole speciali nella zona, ma lei riteneva che dovesse frequentare una struttura privata. Essendo al beneficio dell'assistenza sociale, nessun ente statale ha accettato di farsi carico delle spese di una scuola privata.

Per due anni, quindi, la ragazzina non è andata a scuola. Raggiunti i 15 anni ha frequentato delle lezioni private e ha completato la scuola dell’obbligo. 

Secondo il giudice la donna si è comportata in modo «egoista e non collaborativo». Mentre dal canto suo lei sostiene che siano state le autorità a «marciare loro contro». Oggi la figlia ha 19 anni e frequenta la scuola superiore AKAD Matura.

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