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SVIZZERAQuando la porno-dipendenza ti porta fino ai video pedofili

17.09.18 - 06:07
Gli accessi a filmati pedopornografici da parte di svizzeri è in aumento, l'esperta: «Chi è schiavo dell'hard prima o poi ci arriva».
Keystone
Quando la porno-dipendenza ti porta fino ai video pedofili
Gli accessi a filmati pedopornografici da parte di svizzeri è in aumento, l'esperta: «Chi è schiavo dell'hard prima o poi ci arriva».

ZURIGO - Portali web con materiale di porno estremo anche pedopornografico sono in aumento esponenziale. Lo riferiscono le autorità americane, alle prese con una titanica crociata.

Fra i visitatori di queste pagine torbide, scrive il SonntagsBlick, ci sono anche tantissimi svizzeri: sono  3'000 i contatti avvenuti nel 2017 e segnalati alla Fedpol dalle autorità americane. Un aumento esponenziale, considerando che nel 2010 erano più o meno 200.

«Solo la punta dell'iceberg» - Come agisce la polizia? Con i dati forniti dalla Confederazione, le Cantonali si muovono con controlli (e perquisizione) a campione perché indagini accurate in molti casi sono semplicemente impossibili per motivi logistici. «Trattiamo solo la punta dell'iceberg», spiega Thomas Werner della polizia di Zurigo, che conferma come di rado si riesca a ottenere materiale sufficiente per un decreto di accusa e poi un processo.

«Per alcuni il porno non è abbastanza» - Ma non tutti quelli che cliccano su quei link sono per forza di cosa dei pedofili conclamati, come conferma Monika Egli-Alge dell'Istituto forense della Svizzera orientale.  Il consumo costante e patologico del porno, infatti, può condurre a quel tipo di materiale anche se non si è per forza di cosa affetti da pedofilia: «Siccome la pornografia crea dipendenza, a un certo punto è necessario “alzare la dose” con materiale sempre più estremo per ottenere l'eccitazione desiderata», puntualizza Egli-Alge. Sempre secondo lei il rischio che chi si abitui al consumo poi possa effettivamente compiere molestie su bambini è reale.

«Conseguenze devastanti e permanenti» - E le conseguenze sulle vittime, racconta lo psicoterapeuta bernese Jan Gysis, sono spesso e volentieri devastanti: «I casi di giovani uomini e donne che finiscono in clinica in quanto vittime sono in aumento. Anche dopo anni di cure restano sempre fragili, oltre al dolore per gli atti subiti c'è l'umiliazione di essere stati filmati».

La pedopornografia è una piaga sociale che riguarda soprattutto l'Europa: «Il 70% della produzione avviene nel Vecchio continente», conferma Gysis, «in Svizzera si può ipotizzare che le vittime siano centinaia, molte delle quali nemmeno sappiamo che lo sono state».

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