Cerca e trova immobili

SVIZZERA«Senza la Cedu perderemmo un'assicurazione sui diritti»

06.09.18 - 06:08
Il fronte contro l'Iniziativa per l'autodeterminazione: «Non è troppo presto per combatterla». L'Udc: «Raccontano favole»
Keystone
«Senza la Cedu perderemmo un'assicurazione sui diritti»
Il fronte contro l'Iniziativa per l'autodeterminazione: «Non è troppo presto per combatterla». L'Udc: «Raccontano favole»

BERNA - L’Iniziativa per l’autodeterminazione dell’Udc non sarà sottoposta al popolo prima di fine novembre, ma gli oppositori hanno già aperto il fuoco di fila contro il progetto, che vuole porre la Costituzione federale al di sopra del Diritto internazionale obbligando la Svizzera a rinegoziare o denunciare gli accordi contrari al testo fondamentale.

Contro l’Udc si schierano, tra gli altri, Economiesuisse, Operazione Libero e Fattore di protezione D, una coalizione di 120 ong svizzere. Proprio ieri il forum di politica estera Foraus ha messo in guardia sulle conseguenze di un’approvazione, in particolare la disdetta della libera circolazione e una rottura con l’Ue. Inoltre, il progetto potrebbe portare all’uscita dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (Cedu).

«Non è mai troppo presto per difendersi da una proposta così radicale», afferma Andrea Huber, di Fattore di protezione D, giustificando l’inizio anticipato della campagna. Per lei, l’iniziativa rappresenta una catastrofe per i diritti umani tanto da poterla chiamare “Iniziativa per l’autoflagellazione”: «In caso di approvazione la Cedu perderebbe immediatamente di efficacia e smetterebbe di essere la riassicurazione sui nostri diritti fondamentali», sostiene Huber. La preoccupazione è che, in assenza di sufficienti spiegazioni, l’iniziativa possa avere delle chance. Anche Operazione Libero è già scesa in campo e ha messo in guardia sul fatto che la Svizzera sarebbe regolarmente in violazione degli accordi internazionali quando questi ultimi fossero in disaccordo con la Costituzione.

Secondo il consigliere nazionale Udc Thomas Matter, il tema della violazione degli accordi è, invece, una favola. Ogni accordo internazionale che il Parlamento e il Consiglio federale hanno approvato deve infatti già essere conforme alla Costituzione, sostiene. In caso contrario, i politici coinvolti avrebbero agito scorrettamente. Secondo Matter, la modifica di un accordo sarebbe necessaria solo nel caso in cui, successivamente, il Popolo stabilisse un nuovo articolo costituzionale che fosse contrario: «Per il momento, è solo il caso dell’accordo di libera circolazione con l’Ue», conclude Matter.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

avalon 5 anni fa su tio
Anche se non saremo più difesi da eventuali "calpestamenti" dei diritti dell'uomo, visti di quali diritti si tratta nelle recenti denunce, in Svizzera non perderemmo un gran che...

roma 5 anni fa su tio
Piccolo Spazio Pubblicità!
NOTIZIE PIÙ LETTE