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GINEVRAScuole elementari a prova di attentati

02.09.18 - 15:12
A Ginevra sempre più istituti scolastici dispongono di un pulsante anti-intrusione: se azionato, consente di chiudere l'aula dall'interno in maniera solida e sicura
Keystone
Scuole elementari a prova di attentati
A Ginevra sempre più istituti scolastici dispongono di un pulsante anti-intrusione: se azionato, consente di chiudere l'aula dall'interno in maniera solida e sicura

GINEVRA - Il rischio di aggressioni o di attentati entra sempre più a far parte della quotidianità: in concomitanza del rientro sui banchi una scuola elementare di Ginevra equipaggerà le sue aule con un pulsante anti-intrusione. Nella città di Calvino altri due istituti dispongono già di questa soluzione, mentre nel resto della Romandia si continua a ricorrere ai metodi tradizionali.

Stando a un servizio pubblicato oggi dal settimanale "Le Matin Dimanche", la città di Ginevra ha installato nei locali della scuola elementare dei Pâquis i pulsanti anti-intrusione. Si tratta di un dispositivo che, se azionato, consente di chiudere l'aula dall'interno in maniera solida e sicura. Solo una persona presente nel locale e munita di una speciale carta di accesso può in seguito sbloccare le porte.

Non si tratta di un pulsante di allarme nel senso classico: il pulsante infatti «non è collegato a nessun sistema di controllo e la sua attivazione non fa scattare nessuna segnalazione», ha indicato al domenicale Isabelle Widmer, responsabile del Servizio delle scuole e dell'istruzione della città. Il bottone - montato al di sotto delle maniglie delle porte - consente unicamente di barricarsi rapidamente all'interno di un'aula, senza avere badge o chiavi a portata di mano.

In un secondo tempo il dispositivo, che è già in funzione presso le scuole elementari ginevrine di Chandieu e di Crêts-de-Champel, verrà applicato a tutti gli istituti scolastici della città, ha aggiunto la Widmer.

Alcuni anni fa proprio la scuola dei Pâquis era stata teatro di un episodio in cui un tale dispositivo avrebbe potuto tornare utile: un forsennato, armato di un'arma poi rivelatasi finta, era entrato nell'area del centro scolastico minacciando gli allievi. Secondo quanto indicato da Jean-Charles Brisard, direttore del Centro di analisi del terrorismo, al foglio ginevino, le scuole sono indicate dalla propaganda jihadista come bersagli interessanti: non si può escludere quest'eventualità.

Per ora la scelta della città di Ginevra sembra tuttavia essere un caso isolato: la maggior parte delle altre grandi città romande, interpellate dal domenicale, hanno indicato di non disporre di un tale sistema anti-intrusione. Per il momento confidano nella tradizionale chiusura delle porte con le chiavi.

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