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BASILEA CAMPAGNA / STATI UNITIGeneral Motors usa il suo graffito: lo street artist svizzero le fa causa

30.08.18 - 14:02
Adrian Falkner ha citato in giudizio il costruttore di veicoli statunitense per violazione del copyright
General Motors usa il suo graffito: lo street artist svizzero le fa causa
Adrian Falkner ha citato in giudizio il costruttore di veicoli statunitense per violazione del copyright

LIENSTAL - Si tratta della lotta di Davide contro Golia quella che Adrian Falkner, uno street artist di Basilea, sta combattendo in tribunale contro General Motors. Il motivo? Violazione di copyright.

L’oggetto della discordia è un’opera del 39enne svizzero realizzata quattro anni fa sul muro di un parcheggio di Detroit. Proprio di fronte a quel graffito il costruttore di auto statunitense ha deciso di organizzare nel 2016 un servizio fotografico per la nuova Cadillac XT5. Le immagini hanno fatto il giro del mondo, postate su Twitter, Facebook, Instagram. Tutte con lo slogan “Art of Drive”.

Secondo quanto riferito dal New York Times, nessuno ha mai informato l’artista svizzero né gli ha chiesto il permesso di utilizzare la sua opera quale sfondo per la pubblicità. Così il basilese ha deciso di presentare una denuncia contro il colosso americano.

Denuncia depositata in gennaio a Los Angeles, al quartier generale dell’azienda. Secondo quanto riferisce bz Basel la prima udienza si è tenuta lunedì: lo svizzero non ha presentato una cifra precisa che intende rivendicare, ma sembra che durante la campagna pubblicitaria siano state vendute quasi 13’000 Cadillac XT5, con un giro d’affari di mezzo miliardo di dollari.

General Motors sarebbe interessata a risolvere la questione legale nel minor tempo possibile. Impugnando la legge americana - secondo cui le immagini che ritraggono opere architettoniche non sono protette dal diritto d’autore -, si difende spiegando di non avere commesso nulla di illegale utilizzando il lavoro dell’artista svizzero.

Il New York Times, tuttavia, sottolinea che se l’artista di Basilea vincesse la causa potrebbe creare un precedente. Se i graffiti debbano essere protetti in termini di copyright è infatti una questione tuttora aperta.

Il precedente - Un caso simile risale al 2014. Tre street artist californiani avevano citato in giudizio Roberto Cavalli per la sua linea “Cavalli Graffiti Collection” della collezione primavera/estate 2014. Il celebre stilista era stato accusato di avere copiato un murale realizzato due anni prima dalla MSK crew in un quartiere di San Francisco. Su Cavalli era stato puntato il dito anche per avere impresso la sua firma in stile tag sui capi. In quel caso non era stato pronunciato alcun verdetto, in quanto le parti avevano raggiunto un accordo amichevole.

Jeff Gluck, che aveva difeso la MSK crew, è ora il legale di Adrian Falkner. Nato a Liestal, è noto come Smash 137. La sua arte era stata richiesta nel 2014 dall’imprenditore Dan Gilbert per l’edificio a dieci piani Z-Lot di Detroit.

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COMMENTI
 

gigipippa 5 anni fa su tio
Chi di spada ferisce .....di spada perisce.
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