L’Intercity per Thun è partito 10 minuti dopo. Le due donne ora rischiano una multa salata
BERNA - L’Intercity tra Berna e Thun è partito con 10 minuti di ritardo lo scorso sabato. Il motivo? Una donna ha bloccato le porte mentre stavano per chiudersi, dopo il fischio del capotreno. «All’altoparlante le è stato intimato più volte di liberare le porte - ha raccontato un testimone a 20 Minuten -, ma invano».
La signora, secondo quanto è stato scoperto successivamente, stava aspettando un’amica che era in ritardo. «Quando è arrivata, è salita e le porte si sono finalmente chiuse», consentendo al treno di partire. Le due donne si sono sedute e immediatamente dopo è arrivato il controllore a prendere i loro nomi e indirizzi.
Le FFS hanno confermato “l’incidente”. «È inaccettabile e anche molto fastidioso - ha spiegato il portavoce Oli Dischoe - che una persona blocchi un intero treno. Se un convoglio non parte all’orario previsto, ha un impatto sull’intera rete ferroviaria e su chi vi viaggia e vi lavora».
L’azione commessa dalla donna per favorire la sua amica corrisponde a una grave violazione della Legge federale sul trasporto di viaggiatori. L’articolo 57 capoverso 4e prevede che «è punito con la multa chiunque intenzionalmente blocca una porta al fine di ritardare la partenza».
Nei confronti delle due donne verrà quindi avviato un procedimento penale. «Fortunatamente - ha concluso Dischoe - sono rari i casi come questo. Non è ancora stato stabilito cosa esattamente rischiano queste persone. L’ammontare della multa dipenderà dal giudizio delle autorità».