Eliminare del tutto le emissioni di CO2 entro il 2050. È l'obiettivo di un'iniziativa popolare lanciata oggi dall'Associazione svizzera per la protezione del clima
BERNA - Eliminare del tutto le emissioni di CO2 entro il 2050. È questo l'obiettivo che un'iniziativa popolare lanciata oggi dall'Associazione svizzera per la protezione del clima vuole ancorare nella Costituzione.
"L'iniziativa per i ghiacciai" chiede che al più tardi nel 2050 non sia più possibile fare uso di combustibile fossile. Un'esigenza che fa riferimento a quanto deciso con l'Accordo di Parigi, anche se qualche eccezione sarà autorizzata, in particolare se non fosse tecnologicamente possibile fare altrimenti.
I promotori del testo si sono simbolicamente riuniti ai piedi dello Steingletscher, situato nell'Oberland bernese nei pressi del passo del Susten. Il luogo testimonia le conseguenze del cambiamento climatico, in quanto il ghiacciaio sta sparendo a vista d'occhio, scrive l'associazione in un comunicato.
Secondo gli iniziativisti, entro la fine del XXI secolo tutti i ghiacciai delle Alpi saranno scomparsi: il loro scioglimento, così come quello del permafrost, minaccia l'esistenza della nostra civiltà, causando gravi inondazioni e la secca estiva di torrenti e fiumi. La frana staccatasi dal Pizzo Cengalo che ha travolto Bondo, in val Bregaglia (GR), nell'agosto 2017 è citata come campanello d'allarme.
L'iniziativa popolare, si legge nella nota, punta a mettere pressione sui politici, i quali non hanno dato seguito agli impegni presi a Parigi e non prendono sul serio il tema ambientale. Le disposizioni transitorie prevedono che nel caso in cui il testo venisse accettato, la Confederazione dovrà metterlo in atto in un lasso di tempo massimo di cinque anni.
Per ridurre la quantità delle emissioni di CO2, Berna può introdurre delle tasse d'incentivazione o dei contingenti d'importazione. Se le imprese svizzere venissero svantaggiate rispetto a quelle straniere, l'iniziativa prevede una compensazione finanziaria.
L'Associazione svizzera per la protezione del clima è composta da cittadini provenienti da diversi settori professionali. Tra i suoi membri, spicca lo scienziato Jacques Dubochet, premio Nobel per la chimica nel 2017. «Siamo la generazione della deregolamentazione climatica e vogliamo riportare il nostro pianeta sulla retta via», ha dichiarato il vodese, citato nel comunicato, nel quale si precisa che in due settimane già oltre 600 persone hanno aderito al sodalizio.