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SVIZZERA«Lavoriamo affinché i ponti non crollino. Non esiste rischio zero»

16.08.18 - 10:40
Il portavoce dell'Ustra spiega quali “insegnamenti” può fornire la tragedia di Genova. «Esamineremo la relazione finale e prenderemo gli eventuali provvedimenti»
Keystone
«Lavoriamo affinché i ponti non crollino. Non esiste rischio zero»
Il portavoce dell'Ustra spiega quali “insegnamenti” può fornire la tragedia di Genova. «Esamineremo la relazione finale e prenderemo gli eventuali provvedimenti»

BERNA - «Lavoriamo costantemente per controllare i ponti svizzeri». A due giorni dal crollo del viadotto Morandi di Genova, l’Ufficio federale delle strade (Ustra) rassicura i cittadini svizzeri in merito alle condizioni dei ponti presenti sul nostro territorio. «Tuttavia, esamineremo da vicino la relazione sull’incidente italiano - spiega il portavoce Thomas Rohrbach a 20 Minuten - e prenderemo gli eventuali provvedimenti».

Al momento, infatti, non è ancora stato possibile dare una risposta al “perché” del crollo del Morandi, né è dato sapere quali siano tutti i materiali di cui era composta la struttura.

I ponti svizzeri, tuttavia, sono sicuri. «Vengono costantemente monitorati e controllati - assicura Rohrbach -. Si studia il manto stradale, come pure i processi chimici degli elementi esterni a contatto con la struttura». In particolare, il sale sparso d’inverno sulle strade che potrebbe portare alla corrosione degli elementi metallici. E gli eventi climatici "straordinari".

«Ci sono elementi di rischio - prosegue il portavoce di Ustra - che sono visibili all’occhio umano, come crepe o cedimenti». I viadotti vengono pertanto monitorati con l’utilizzo di appositi sensori. E le variazioni di traffico e delle condizioni meteo vengono simulate per testare la reazione delle strutture. «Ogni cinque anni ogni singolo ponte viene esaminato in dettaglio».

Determinante per la sicurezza non è l’età. «Non ci sono ponti vecchi o moderni» aveva spiegato negli scorsi giorni il direttore dell’Ustra Jürg Röthlisberger. «Con una buona manutenzione il ponte può essere utilizzato per 75-90 anni, nonostante i segni di usura. Il nostro compito è fare in modo che non crolli da un momento all’altro. Ovviamente, il rischio zero non esiste, soprattutto di fronte a grossi incendi o disastri naturali».

Il traffico in aumento rappresenta un problema per i nostri ponti? Per Rohrbach si tratta di «un rischio calcolabile». Tramite la tecnologia è infatti possibile effettuare delle simulazioni e «intervenire se necessario». Per il portavoce dell'Ustra - come aveva già confermato al Blick - un cedimento strutturale come quello di Genova «da noi, con una verosimiglianza prossima alla certezza, è impossibile».

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COMMENTI
 

moma 5 anni fa su tio
Ha ragione quel genitore quando ha detto che suo figlio è stato ucciso. Ci sono stati 43 omicidi, questa la verità.

beta 5 anni fa su tio
Guardiamoci i nostri panni prima di guardare quelli degli altri ! Abbiamo anche noi i nostri problemi e fortunatamente, visto la minore grandezza del problema, ci si sta mettendo una ... pezza . Come : 1 - Rinforzando e puntellando. -2 - Spostando il pezzo di semi autostrada di alcuni metri. Sicuramente il tutto non paragonabile alla situazione italica dove tutti spremono e pochi o nessuno reagiscono . Un ente unico sicuramente sarebbe meglio .

KilBill65 5 anni fa su tio
Purtroppo dopo il crollo del ponte di Genova in Italia ce ne sono tanti altri a rischio!!.....Che si muovano immediatamente a fare controlli, onde evitare altri terribili catastrofi!!....

navy 5 anni fa su tio
Si può sicuramente discuisire sulla durata di vita di un manufatto, del “rischio zero impossibile” ed altre considerazioni. Una cosa è certa però. UN MANUFATTO IN CEMENTO ARMATO COME QUELLO DI GENOVA NON PUÒ CROLLARE DI PUNTO IN BIANCO IN 20 SECONDI, VENTI!!!!! L’Italia ha una rete stradale che fa schifo e costa molto e molto di più dei “soli” 40 franchi della nostra vignetta. L’Italia si dimostra sempre L’ULTIMO PAESE EUROPEO. Le sparate dei vari Conte e Di Maio relative al togliere le concessioni ad Autostrade per l’Italia ne sono la conferma. Da decenni pochi intimi e soprattutto la famiglia Benetton si sono arricchiti a dismisura ma....questo non è che un dettaglio.

F/A-18 5 anni fa su tio
Risposta a navy
Una mangeria unica, naturalmente nessun responsabile sopratutto se i grandi accusatori (5 stelle in primis), sono contro le grandi opere e quindi contro il progetto di una tangenziale in quel di Genova che avrebbe messo a riposo il mostruoso ponte già da tempo ed ancora più grottesca la figura di palta di Salvini, il quale è contro l'Europa, grande finanziatore di molte grandi opere nel suo paese, Salvini, ci sei o ci fai?

navy 5 anni fa su tio
Risposta a F/A-18
Grazie di leggere e commentare. Relativamente alle sparate di Salvini contro l’UE (disprezzo anch’io l’UE ma conta poco), siamo un po’ come per la questione sbarchi. L’Italia è sicuramente in prima linea. Per questo riceve tanti di quei soldi da l’UE che metà basta. L’Italia ha, intrinsecamente, un cancro dentro di se. Si chiama disorganizzazione ed approssimazione. Questo è il problema e le sparate del suo governo in questi giorni ne sono la ririririconferma!

Frankeat 5 anni fa su tio
Certo che se l'USTRA aspetta la relazione finale dall'Italia, facciamo prima ad inventare le auto volanti per tutti.

F/A-18 5 anni fa su tio
L'Ustra farebbe bene a monitorare le gallerie di propria competenza e sopratutto appaltare i propri viadotti a ditte competenti in quanto mi pare che i nuovi viadotti tipo da Bissone in giù sono stati fatti costruire da ditte italiche camuffate da ditte svizzere, Lgv ECC....., di cui il direttore di prima è poi diventato un'unione di punta dell'intrattenimento, chissà come mai? Che ci sia un qualche intrallazzo tra LGV ed Ustra? Presumibilmente, mah, non si sa???? Boh, !!! Sarà un caso.

F/A-18 5 anni fa su tio
Risposta a F/A-18
Un'uomo di punta dell'Ustra, correttore maledetto!

BarryMc 5 anni fa su tio
Risposta a F/A-18
Scusa se mi permetto, ma quello che definisci l'uomo di punto...al momento delle delibere non aveva ancora incarichi in USTRA e comunque, per correttezza d'informazione, bisogna dire che in questi casi, proprio per evitare intrallazzi vari o semplici sospetti , per deversi mesi il soggetto non entra in nessun modo nel merito di delibere o quant'altro. Questo solo per precisare...poi concordo nel dire che sarebbe meglio per mille e più motivi, deliberare a nostre imprese. Ma il problema sussiste soprattutto laddove gli importi di delibera si aggirano a parecchi milioni di franchi (direi dai 25/30 in su), dove le nostre imprese, anche se consorziate, difficilmente arrivano a reggere la concorrenza (prezzo) delle grosse imprese estere che spesso sono delle "derivazioni" di multinazionali del cemento. È la nostra politica che sta andando nella direzione sbagliata, molto di più dei direttori USTRA che svolgono le loro mansioni nel rispetto delle leggi sulle opere pubbliche (per me sbagliate)

F/A-18 5 anni fa su tio
Risposta a BarryMc
Di fatto da Berna ci insegnano che i nostri soldi vanno spesi a favore di ditte estere, tra l'altro indagate anche per mafia, poi vengono a dirci di fare la spesa alla Migros, secondariamente la persona in questione stranamente passa da responsabile di Lgv ad uomo di punta di Ustra, nel frattempo Lgv viene acquisita da suddette ditte ed ancora più stranamente si cucca le grandi opere deliberate da Ustra, che facciamo? Le grandi manovre? Tutto sotto controllo?

GI 5 anni fa su tio
la banale differenza: da noi non c'è il "privato" che incassa....un pedaggio che non ha limiti all'incremento....ma un "pubblico" che, benché spesso e volentieri criticato, si da da fare per mantenere sempre aggiornate le nostre strutture.....non lamentiamoci più dei cantieri p.f......

SSG 5 anni fa su tio
Risposta a GI
Bravo! condivido al 100%

SosPettOso 5 anni fa su tio
Risposta a GI
@GI: Lamentarsi perché alcuni cantieri vengono aperti in periodi "di punta" o perché si eternizzano senza che si veda cambiamento alcuno per settimane o mesi non significa mettere in dubbio la qualità dei lavori ma solo la loro pianificazione.

Equalizer 5 anni fa su tio
Ci sono ponti FFS che con manutenzione passano i 100 anni ed il tonnellaggio sopportato e le vibrazioni son ben superiori a quelle del trasporto su gomma, e quando sono stati costruiti l'elettronica l'aveva solo..... Giulio Verne.

Frankeat 5 anni fa su tio
Risposta a Equalizer
Non sono sicuro che le vibrazioni siano superiori. Quanti treni/vagoni passano nell'arco di 24h durante tutto l'anno sui ponti ferroviari e quanti camion, furgoni e auto invece passano nello stesso arco di tempo sui ponti autostradali?

Equalizer 5 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
Vibra di più il treno te lo dice uno che vive vicino alla ferrovia, anche se innegabilmente negli ultimi venti anni le cose sono migliorate di molto almeno per quello che concerne le locomotive quando passano le Ae o Re 6/6 sono 120 tonnellate distribuite su 12 ruote, ferro su ferro, vibra credimi.

SosPettOso 5 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
@Frankeat: un vagone vuoto pesa come parecchi camion... e non va mai in giro da solo! 24h/24 e 365giorni l'anno.

Frankeat 5 anni fa su tio
Risposta a Equalizer
Eppure sono convinto che un ponte come quello di Genova subisca molto di più di un qualsiasi ponte ferroviario, ma la mia è solo una convinzione senza supporto scientifico.

pillola rossa 5 anni fa su tio
Zelo evitabile in questo momento.
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