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SVIZZERALa canicola è un pericolo anche per i pesci

06.08.18 - 15:32
L'allarme è stato lanciato dalla Federazione svizzera di pesca: «Siamo vicini alla tragedia»
Keystone
La canicola è un pericolo anche per i pesci
L'allarme è stato lanciato dalla Federazione svizzera di pesca: «Siamo vicini alla tragedia»

BERNA - Le torride temperature di questi giorni rappresentano una sfida alla sopravvivenza per i pesci: è l'allarme lanciato dalla Federazione svizzera di pesca (FSP), che invita la popolazione ad evitare attività stressanti per questi animali. Obiettivo: evitare una tragedia come quella del 2003.

A Sciaffusa l'acqua del Reno ha raggiunto 27,6 gradi provocando una moria di temoli. Le autorità cantonali hanno finora ripescato una tonnellata di pesci morti.

Il cantone ha adottato alcune misure per salvaguardare la fauna ittica: alle cascate del Reno un passerella di legno, sotto la quale si rifugiano i temoli alla ricerca di acqua più fresca, è ad esempio stata chiusa al pubblico. Le autorità hanno anche proceduto alla cattura di 35'000 esemplari per permettere un ripopolamento qualora dovesse riprodursi la situazione del 2003 quando morì il 90% della popolazione.

Questa situazione preoccupa non poco anche la FSP: «Gli indicatori mostrano che siamo vicini alla tragedia», afferma Philipp Sicher, amministratore della Federazione di pesca, citato in una nota. «Siamo estremamente inquieti».

La FSP ricorda infatti che temperature dell'acqua superiori ai 20 gradi rappresentano un fattore di stress per la maggior parte delle specie. A partire dai 23 gradi la situazione si fa critica e se la temperatura raggiunge 25 gradi per lunghi periodi è morte certa per i temoli e le trote.

Stando ai dati dell'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM), le acque di molti fiumi svizzeri hanno già superato questa soglia: oggi nel primo pomeriggio la Tresa a Ponte Tresa (TI) misurava ad esempio 28,3°C, il Rodano a Ginevra 26,8°C, il Reno a Basilea 26,6°C, la Sihl a Zurigo 25,7°C, la Reuss a Lucerna 25,6°C e l'Aare a Berna 23,7°C.

Per evitare una moria eccessiva, la FSP invita dunque la popolazione a non destabilizzare inutilmente gli habitat con una navigazione eccessiva. Va inoltre evitato ad ogni costo il prelievo d'acqua da fiumi e ruscelli (per esempio per l'irrigazione agricola).

I bagnanti dovrebbero inoltre evitare le zone con l'acqua più fresca, là dove i pesci trovano rifugio. Non si dovrebbe inoltre pescare o camminare in acque calde per non provocare ulteriore stress ai pesci.

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