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SVIZZERALa violenza è parte della cultura educativa?

05.08.18 - 12:28
Il 41% dei giovani ha ricevuto schiaffi o strattoni. Il 22% pugni, calci o botte. Fra gli stranieri la quota triplica. Uno schiaffo può danneggiare?
Keystone
La violenza è parte della cultura educativa?
Il 41% dei giovani ha ricevuto schiaffi o strattoni. Il 22% pugni, calci o botte. Fra gli stranieri la quota triplica. Uno schiaffo può danneggiare?

ZURIGO - Due giovani su tre hanno subito violenze da parte dei loro genitori: il 41% afferma di avere ricevuto schiaffi, di essere stato spintonato o afferrato con forza, mentre il 22% ha sofferto per episodi più gravi, caratterizzati da pugni, calci o botte.

I dati si basano su uno studio della Scuola universitaria professionale di Zurigo (ZHAW) al quale hanno partecipato 8300 alunni di 17 e 18 anni di dieci cantoni e di cui riferisce oggi il SonntagsBlick.

I fattori che influiscono - Il fatto che i figli subiscano o no violenze dipende anche dalla loro situazione finanziaria: i ragazzi di famiglie che vivono in condizioni di disoccupazione o in assistenza presentano una frequenza doppia di gravi episodi rispetto ai giovani inseriti in contesti benestanti.

Il secondo fattore decisivo è il retroterra migratorio: è stato seriamente picchiato uno svizzero su dieci, mentre fra gli stranieri la quota triplica. Statisticamente rilevante è la situazione di coloro che provengono dallo Sri Lanka: un giovane su due dice di essere stato pestato dal padre o dalla madre. Un forte grado di violenza interessa anche le famiglie africane, brasiliane e arabe, mentre all'altro lato della scala hanno la mano meno pesante gli austriaci, seguiti da tedeschi e svizzeri.

Interessante è inoltre notare come nelle zone urbane gli episodi in questione siano più frequenti. Diminuiscono invece con l'aumentare della formazione dei genitori, ma il fenomeno è comunque presente in tutte le classi sociali.

Cultura educativa? - Secondo i ricercatori la violenza è quindi parte della cultura educativa in Svizzera, con conseguenze negative per chi la subisce. Secondo il responsabile dello studio Dirk Baier - citato dal SonntagsBlick - anche un solo schiaffo ha un impatto sullo sviluppo del bambino. Diventa più frequente il rischio che l'interessato sia confrontato con furti nei negozi, danneggiamenti, che non presenzi alle lezioni scolastiche, che assuma droghe e che sia meno soddisfatto della vita. Ancora più drammatica è la situazione per chi subisce gravi forme di violenza.

In un'intervista pubblicata dal domenicale il noto psicologo dell'infanzia Allan Gugenbühl però relativizza. A suo avviso bisogna distinguere fra episodi innocui e violenze sistematiche. Per lo specialista, l'espressione "uno schiaffo non ha mai fatto male a nessuno" è comunque assolutamente problematica: «Naturalmente non ogni schiaffo ha come conseguenza un trauma; chiaramente occorre correggere i bambini; ma ricorrere agli schiaffi è avvilente per i ragazzi e può danneggiarli», afferma l'esperto.

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COMMENTI
 

pillola rossa 5 anni fa su tio
I migliori "genitori" sono sempre quelli che non hanno figli o li hanno avuti "secoli" fa e sono "riusciti" perfetti... :-D

marcopolo13 5 anni fa su tio
Io vedo tanti genitori in giro che non hanno assolutamente nessuna idea (e mi fermo qui anche se la frase grammaticalmente non ha senso. Non hanno idea di NIENTE, ma proprio niente. Gnücc come pochi). Certa gente semplicemente non dovrebbe riprodursi.

tico 5 anni fa su tio
Personalmente ho vissuto un'infanzia, da questo punto di vista, non bello: per esempio una suora che mi passa la spazzola dei capelli sulla bocca solo perchè a detta di alcuni compagni di scuola io avrei detto delle parolacce a tavola, cosa non vera in quanto non dicevo mai parolacce fino all'età di 10 anni. Ma per conto mio la violenza non è solo fisica, che per altro se si arriva a dare una sberla ogni tanto, non credo faccia male in quanto ne abbiamo ricevute tutti chi più chi meno, ma è anche quella verbale o fatta di gesti: sempre da piccolo avevo un orsetto di stoffa che si era rotto, l'avevo portato nel locale dove riparavano i vestiti, e dopo qualche giorno me lo sono visto bruciare nel camino in giardino. O quando per esempio non mi piaceva qualcosa da mangiare, e me lo facevano mangiare a tutti costi, mandandomi in camera con il piatto e finche non avevo finito non potevo uscire: ma se una cosa non piace, poco importa dove mi metti a mangiarla non piace comunque, tra l'altro non è che non mi piacevano ma facevo fatica a manguarli per il modo in cui erano cucinati, tanto che oggi invece quegli stessi piatti li mangio volentieri ma a modo mio. Ovvio che la violenza non deve mai essere usata per nessun motivo, ma bisogna anche riuscire a far passare il messaggio a parole e con pazienza e dall'altra parte ci deve anche essere la volontà di recepire, se no bisogna andare più a fondo nel problema della comunicazione.

Um999 5 anni fa su tio
Risposta a tico
Hai ragione su tutto, dimentichi una cosa che hai giovani manca la realtà è le conseguenze che questa produce. Esempio: io ho Due figli, diversi anni fa il grande all’epoca di 8 anni provava a giocare con accendini e fiammiferi, li nascondevamo messo nei posti che non ci arrivava e così via , per ben tre volte ha acceso piccoli focolai in casa e ci siamo arrivati in tempo a spegnerli. Mia moglie giustamente bisogna parlarci fargli capire il rischio è così via .... 4° volta ha dato fuoco alla casa ... realtà. Dopo che ha preso due schiaffi seri non ha dato più fuoco a niente, non ha avuto paura del fuoco ma delle conseguenza dei sui gesti ( questo è stato educativo). Adesso si possono scatenare tutti i psicologhi della rete u questo, premetto anche che da allora sono passati altri 8 anni non ha mai più preso uno schiaffo se non qualche rimprovero che oggi capisce al volo anche se è più alto di me... saluti

Bär 5 anni fa su tio
Poverini, una sana sberla non ha mai fatto male a nessuno. Psicologi della mutua

andytt 5 anni fa su tio
È avvilente per i genitori! Se non riesci a far capire con le parole in effetti è perché forse non hai la cultura per farlo o forse la pazienza e la volontà... E poi ci sono le eccezioni. Le statistiche comunque non dicono la causa della sberla e come parlare di carcere senza parlare di reato o di pregiudizio...

Um999 5 anni fa su tio
Risposta a andytt
Prima accusi che i genitori sono senza cultura poi sostieni che ci sono le eccezioni. Di sicuro non sei un genitore. Il problema non è lo schiaffo di un genitore o come quelli degli insegnanti di un tempo ma bensì criticare e mettere alla gogna qualsiasi forma che faccia rispettare disciplina ed educazione in Primis. Oggi i buonisti del tutto stanno facendo emergere la mediocrità in tutto e far passare tale risultato come eccellenza e modernità culturale e conquista del 22° secolo. Per questi soggetti c’è da cambiare l’intera storia senza capire che noi siamo il frutto di tale vissuto nel bene e nel male.
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