Gli esperti propongono di introdurre incentivi - come una riduzione dell’imposta di circolazione - per coloro in possesso di veicoli con sistemi di assistenza alla guida, e quindi più sicuri
BERNA - Nel 2017 sulle strade svizzere sono morte 230 persone. L'Ufficio federale delle strade (Ustra) e l’Ufficio prevenzione infortuni (Upi) intendono portare tale dato a un massimo di 100 vittime l'anno.
Per raggiungere l’obiettivo, l’Upi propone di introdurre incentivi finanziari. Le automobili dotate, ad esempio, di sistemi di sicurezza come l’assistenza alla frenata d'emergenza potrebbero beneficiare di una riduzione dell’imposta di circolazione, afferma il portavoce Nicolas Kessler. «Tali sistemi - spiega - hanno un elevato potenziale di protezione». Tuttavia, un sondaggio condotto l'anno scorso ha mostrato che un solo conducente su dieci conosce alla perfezione questo tipo di sistemi.
Tecnologia al servizio della sicurezza - Uno studio messo a punto dal settore Infortuni e Prevenzione di Axa Assicurazioni mostra che il sistema di assistenza alla frenata d'emergenza riduce tra il 30 e il 69% le collisioni. «Il numero di vittime di incidenti automobilistici è in calo da tempo. Nell’ultimo decennio i sistemi di assistenza hanno svolto un ruolo molto importante in questo senso», afferma Bettina Zahnd, responsabile della ricerca di Axa.
Un altro esempio è il sistema Esp (Electronic Stability Program), che ha ridotto fino al 47% il numero di incidenti dovuti a slittamento o aquaplaning. Ferdinand Dudenhöffer, professore di economia automobilistica all'Università di Duisburg-Essen, afferma che in futuro i sistemi di assistenza diventeranno ancora più intelligenti. «Ci stiamo muovendo un po' alla volta verso la guida autonoma: ciò migliorerà ulteriormente le statistiche sugli incidenti». «Ridurre l’imposta di circolazione con l’intento di motivare le persone a possedere auto più sicure ha senso. Coloro che si proteggono dagli incidenti dovrebbero essere ricompensati».
Strade sicure - Rispetto ad altri Paesi europei le strade svizzere sono sicure. Nel 2017, in territorio elvetico hanno perso la vita 27 persone ogni milione di abitanti. Secondo una relazione del Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti, le cifre sono inferiori soltanto in Svezia e in Norvegia. Rispetto al 2010, per di più, tale cifra è diminuita del 36%.
Ancora più sicurezza in treno: mentre nel 1991 si registravano 4,2 morti ogni miliardo di chilometri percorsi, nel 2017 la proporzione è scesa a un decesso ogni miliardo di chilometri. Lo rileva la relazione annuale del Servizio d'inchiesta svizzero sulla sicurezza (Sisi).
Tant’è vero che - secondo l’Ufficio federale di statistica - per gli utenti dei treni il rischio di incidente mortale in un chilometro di percorso è il più basso. In confronto, il rischio di incidente fatale è 28 volte più elevato per gli automobilisti, 311 per i ciclisti e 577 per i motociclisti.