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ZURIGOMorde l’assistente di volo, poi riceve un buono da parte di Swiss

21.07.18 - 21:14
La compagnia aerea precisa le motivazioni del gesto, ma la figlia della donna non ci sta
Keystone
Morde l’assistente di volo, poi riceve un buono da parte di Swiss
La compagnia aerea precisa le motivazioni del gesto, ma la figlia della donna non ci sta

ZURIGO - L’incidente è avvenuto in aprile sulla tratta da Los Angeles a Zurigo. Una passeggera ungherese di 75 anni si trovava a bordo del volo LX41 in compagnia del suo barboncino. Stando a quanto raccontato dal SonntagsBlick, la donna avrebbe dato da mangiare al suo cagnolino dopo che l’hostess le aveva intimato di chiudere il trasportino. Quando l’assistente di volo aveva cercato di portar via il cibo del cane, era stata morsa dalla signora ungherese. A causa della reazione fisica, la passeggera è stata condannata a pagare una multa di 300 franchi.  

Ora la figlia della donna, che abita in California, ha contattato la redazione di 20 Minuten per lamentarsi della descrizione «ingiusta» che i media hanno fatto della madre, e per accusare l’assistente di volo di «comportamenti incivili». «Non ha prestato attenzione all’età di mia madre, o al fatto che lei non comprendesse la lingua». La 75enne infatti parla solo ungherese, e aveva con sé un appunto sul quale era scritto che durante il viaggio avrebbe dato da mangiare al suo cane.

«Mia madre aveva paura che posizionando il trasportino nell’apposito portabagagli, il cane avrebbe potuto soffocare». Fatto che era recentemente accaduto su un volo della United Airlines.

Dopo “l’incidente” la settantenne era stata “prelevata” dalla polizia di Zurigo, la quale l’aveva sottoposta ad un test del sangue. La donna aveva così perso la coincidenza per Budapest, e aveva dovuto passare una notte in albergo.

In una lettera indirizzata a Swiss, la figlia ha chiesto le scuse ufficiali della compagnia aerea per coprire i costi dell’albergo e del volo perso.

Buono regalo - Nel frattempo la passeggera ha effettivamente ricevuto un buono di volo del valore di 110 franchi.

Non si tratta però di scuse, ci tiene a specificare Swiss. «Il buono fa riferimento al fatto che l’esperienza di volo non ha soddisfatto la signora, non c’entra nulla con l’accaduto». Inoltre Swiss sottolinea che il racconto della donna non coincide con quello dei dipendenti presenti al momento dei fatti. «Rifiutiamo le accuse del ricorso alla forza da parte del personale di Swiss» fa sapere la portavoce Karin Müller.

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