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SVIZZERANon divulgare un precetto esecutivo? Il costo fa discutere

12.07.18 - 10:57
Il Consiglio federale domanda un importo di 20 franchi. La Conferenza degli ufficiali di esecuzione e fallimenti: «È troppo poco»
Tipress
Non divulgare un precetto esecutivo? Il costo fa discutere
Il Consiglio federale domanda un importo di 20 franchi. La Conferenza degli ufficiali di esecuzione e fallimenti: «È troppo poco»

BERNA - Le persone oggetto di precetti esecutivi potranno domandare che terzi non vengano informati. L'importo di 20 franchi domandato dal Consiglio federale per la richiesta in tal senso viene però criticato.

L'obiettivo della modifica di legge è quello di protegge le persone dai precetti esecutivi ingiustificati. Al giorno d'oggi, infatti, non è necessario provare la fondatezza di un credito e non di rado il precetto diventa un'arma di ricatto. Come se non bastasse, il registro in cui viene iscritto può essere consultato per cinque anni.

Con le modifiche gli uffici non comunicheranno più a terzi l'esistenza di un precetto se il debitore lo richiederà e se il creditore non interverrà entro tre mesi per provare la fondatezza del caso.

Questo cambiamento porta però carichi amministrativi, secondo il Consiglio federale. Viene quinti proposto un emolumento di 20 franchi. «Troppo poco», secondo la Conferenza degli ufficiali di esecuzione e fallimenti della Svizzera, che si è espressa nel quadro della procedura di consultazione che termina oggi.

I costi generati da una tale procedura sono infatti più elevati, viene argomentato. Una buona cifra sarebbe fra i 40 e i 50 franchi. Anche secondo diversi Cantoni - ad esempio Vallese, Basilea Città e Zurigo - l'importo proposto è troppo modesto.

Un'altra novità riguarda la possibilità per gli uffici di fatturare otto franchi per l'invio di una lettera che invita il debitore a ritirare personalmente un precetto. Secondo il Tribunale federale, manca però la base legale per una tassa. Il Canton Argovia accoglie invece positivamente una simile eventualità.

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COMMENTI
 

Equalizer 5 anni fa su tio
L'importante è lucrare su tutto e tutti, un'operazione da effettuare al computer che di sicuro non necessita più di 10 minuti 40-50 franchi? Vedete che il ladrocinio parte dallo stato?

curzio 5 anni fa su tio
Risposta a Equalizer
Si potrebbe estendere lo stesso discorso ai comuni. Chiedi di rilasciarti un semplice attestato di domicilio... due click... seleziona, stampa... ecco il certificato. Sono trenta franchi, grazie! Eppure, lo stipendio dell'impiegato, l'acquisto, ammortamento e manutenzione del computer e della stampante è tutto già pagato con le nostre imposte. Se poi rapportiamo il costo di un certificato con il tempo impiegato per il rilascio, salta fuori una tariffa oraria che equivale ad una truffa legalizzata.

Lore62 5 anni fa su tio
Risposta a curzio
...è diventato lo sport preferito negli ultimi tempi nei servizi pubblici, ti fanno pagare 2 o più volte lo stesso servizio! XD
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