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SVIZZERALanciato un appello per sostenere Le Matin

04.07.18 - 12:45
Tamedia, dal canto suo, ricorda «a tutti i suoi collaboratori di interrompere immediatamente lo sciopero e riprendere il lavoro», minacciando di rescindere il CCL e l'accordo interno
Keystone
Lanciato un appello per sostenere Le Matin
Tamedia, dal canto suo, ricorda «a tutti i suoi collaboratori di interrompere immediatamente lo sciopero e riprendere il lavoro», minacciando di rescindere il CCL e l'accordo interno

LOSANNA - Un appello di sostegno ai dipendenti di Tamedia in sciopero è stato lanciato oggi. Firmato da alcuni partiti e sindacati, si oppone ai licenziamenti e chiede il mantenimento della diversità delle testate. L'editore invita dal canto suo l'Ufficio vodese di conciliazione ad intervenire.

La Svizzera romanda è «di nuovo colpita da un impoverimento della diversità mediatica», viene indicato nell'appello. «Sosteniamo i dipendenti di Tamedia (...), chiediamo di partecipare alle azioni di sostegno (...) e ci opponiamo alle soppressioni di posti previste».

Attualmente «l'appello per la diversità e l'indipendenza dei media in Svizzera romanda» è stato sottoscritto dai sindacati syndicom, impressum, SSM, Unia Vaud e dall'Unione sindacale vodese nonché da partiti politici vodesi e ginevrini tra cui il PS, i Verdi, il PPD e dal Partito operaio popolare (POP) e da solidaritéS (estrema sinistra).

Dal canto loro, il sindacato dei media syndicom e l'associazione dei giornalisti impressum fanno appello a firmare una petizione di sostegno alla versione cartacea di "Le Matin" e alla reintegrazione di tutte le persone licenziate. A metà mattinata era già stata sottoscritta da oltre 70 personalità. Una manifestazione è prevista alla stazione di Losanna.

Appello di Tamedia - In un comunicato, Tamedia chiede all'Ufficio di conciliazione vodese di intervenire «per consentire alle parti di risolvere questo conflitto». Vuole che i sindacati rientrino nel processo di conciliazione e negozino il piano sociale.

Tamedia ricorda anche «a tutti i suoi collaboratori di interrompere immediatamente lo sciopero e riprendere il lavoro».

L'agitazione è iniziata ieri alle 16.00 e dovrebbe protrarsi fino alla mezzanotte di oggi, ma è prolungabile. L'editore ha minacciato di rescindere il contratto collettivo di lavoro (CCL) nonché l'accordo interno delle redazioni.

Tamedia intende eliminare la versione cartacea di "Le Matin" a partire dal 21 luglio. Secondo l'editore saranno necessari 36 licenziamenti, di cui 22 nella redazione, e quattro riduzioni del tempo di lavoro.

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