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GLARONABanca cantonale: battuta d'arresto per il risarcimento

02.07.18 - 08:36
Il Tribunale d'appello ha rimandato all'istanza precedente il tentativo dell'Istituto di costringere la precedente dirigenza a ripagare le perdite subite dal 2005 al 2007
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Banca cantonale: battuta d'arresto per il risarcimento
Il Tribunale d'appello ha rimandato all'istanza precedente il tentativo dell'Istituto di costringere la precedente dirigenza a ripagare le perdite subite dal 2005 al 2007

GLARONA - Battuta d'arresto per il tentativo della Banca cantonale di Glarona (GLKB) di costringere la precedente dirigenza a risarcire le perdite subite dall'istituto oltre dieci anni or sono, a motivo di una una politica di espansione aggressiva e rivelatasi poi sbagliata: il tribunale d'appello ha rimandato il caso all'istanza precedente.

In una decisione incidentale i giudici hanno ritenuto che la corte di primo grado non abbia fatto sufficiente luce su diversi aspetti della vertenza, riferisce la GLKB in un comunicato odierno. La banca si dice delusa del provvedimento - contro cui è possibile un ricorso al Tribunale federale - e del fatto che i giudici non abbiano deciso nel merito.

Al centro della vicenda vi è l'operato dell'istituto fra il 2005 e il 2007 sotto la guida dell'allora numero uno Bernt Arpagaus. La GLKB si era messa in mostra per il tentativo ostile, rivelatosi poi infruttuoso, di assumere il controllo della Bank Linth, un istituto della Svizzera orientale. La banca si era trovata in difficoltà a causa dei titoli "tossici" nei suoi bilanci: nell'esercizio 2008 aveva dovuto procedere a rettifiche di valore per 97 milioni di franchi. Per risanare la società era intervenuto anche il cantone, che aveva iniettato 20 milioni di franchi.

Nell'ottobre 2011 l'istituto aveva avviato un'azione di responsabilità contro cinque membri del consiglio di amministrazione, tre membri della direzione e la società di revisione KPMG. La banca chiedeva 34 milioni di franchi. Nel marzo 2015, a quasi quattro anni dal deposito dell'esposto, era giunta la sentenza, che riconosceva alla GLKB un indennizzo di 16 milioni. La banca riteneva però giuridicamente infondata la riduzione del risarcimento rispetto alle sue pretese e non era inoltre d'accordo con quella che considerava una forte limitazione della responsabilità solidale dei soccombenti. L'istituto aveva quindi presentato appello contro la sentenza, che era stata impugnata anche dalle altre parti in causa.

Tre anni più tardi arriva ora il - parziale - giudizio d'appello, che allunga ulteriormente i tempi: l'intero dossier dovrà tornare in primo grado. Sempre che la KPMG non vinca un eventuale ricorso sulla decisione incidentale: i giuristi stanno analizzando la situazione, fa sapere la banca.

Fondata nel 1884, la GLKB ha messo in circolazione banconote fino al 1909. L'istituto, che nel 2014 è sbarcato in borsa, è presente in sei località con 219 dipendenti e ha una somma di bilancio di 5,6 miliardi di franchi. L'anno scorso ha generato ricavi per 71 milioni e un utile di 20 milioni.

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