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SVIZZERARicongiungimento: «Che sia veloce per facilitare l'integrazione»

24.06.18 - 09:27
È l'opinione espressa dalla presidente della Conferenza dei direttori cantonali della pubblica educazione Silvia Steiner
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Ricongiungimento: «Che sia veloce per facilitare l'integrazione»
È l'opinione espressa dalla presidente della Conferenza dei direttori cantonali della pubblica educazione Silvia Steiner

BERNA - I figli dei migranti dovrebbero poter ricongiungersi con i genitori il più presto possibile: ciò faciliterebbe la loro integrazione. È l'opinione espressa dalle colonne della "Sonntagszeitung" in edicola oggi dalla presidente della Conferenza dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE), Silvia Steiner.

A parere della consigliera di Stato zurighese del PPD, i figli di migranti non sono di principio svantaggiati a scuola rispetto ai coetanei svizzeri. Purtroppo, però, questi giovani giungono sovente in Svizzera da adolescenti. Da un punto di vista formativo, queste persone dovrebbero arrivare in Svizzera quando sono ancora bambini.

A detta di Silvia Steiner, infatti, la scuola obbligatoria in Svizzera è un potente fattore d'integrazione. Se i figli di migranti frequentano tutte le scuole da noi fin da piccoli hanno maggiori possibilità di successo, ha affermato la presidente della CDPE dalle colonne del domenicale svizzerotedesco.

Per Steiner, i figli di migranti veramente svantaggiati sono quelli che si ricongiungono con i genitori quando hanno 14-15 anni, ad un età in cui non si sentono a casa loro da nessuna parte. «È assai difficile - secondo la "ministra" dell'educazione zurighese - integrarli nella società con successo sia attraverso la scuola sia attraverso una formazione professionale».

Per questa ragione, Steiner crede che un ricongiungimento familiare reso più difficoltoso, come chiesto da varie cerchie politiche, sia dal punto di vista della scuola controproducente.
 
 

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