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BERNA / RUSSIA«Non ci siamo mai trovati in una zona di guerra»

19.06.18 - 06:36
Parlano i cinque tifosi bernesi partiti dalla Svizzera verso la Russia in furgone e fermati prima del Donbass
«Non ci siamo mai trovati in una zona di guerra»
Parlano i cinque tifosi bernesi partiti dalla Svizzera verso la Russia in furgone e fermati prima del Donbass

KOPPIGEN / ROSTOV SUL DON - La loro disavventura mancata ha incuriosito la stampa locale ed è inevitabilmente rimbalzata fino in Svizzera. Cinque tifosi bernesi, diretti a Rostov sul Don a bordo di un furgoncino rossocrociato per sostenere la Nazionale ai Mondiali, hanno rischiato di attraversare la regione di guerra di Donestk, nell’est dell’Ucraina, perché il loro navigatore voleva farli passare proprio da lì.  A “salvarli” è stata una giornalista ucraina, Anna Dombrovskaya, che, capendo che erano diretti verso la linea del fronte, ha consigliato loro una strada più sicura. 20 Minuten ha sentito i cinque tifosi, che nel frattempo sono giunti sani e salvi in Russia.

«In nessun momento ci siamo trovati in una zona di guerra e non siamo quindi mai stati in pericolo, altrimenti non avremmo avuto l’aria così contenta nella foto di gruppo con Anna», sottolinea Julian, 25 anni. Lui e i suoi amici, tuttavia, stavano davvero procedendo in direzione dell’area dei combattimenti: «Sapevamo, però, che avremmo dovuto aggirarla con una lunga deviazione», precisa.

Dopo che i media hanno raccontato la loro storia, Julian e compagnia hanno ricevuto molti messaggi da amici e familiari. Non avevano motivo di stare in pensiero, però, assicura il 25enne, che fa sapere che tutti stanno bene.

Furgoncino comprato apposta per i Mondiali - Julian, Kevin, 24 anni, Miguel, 23, Janic, 25, e Adrian, 24, di Koppigen (BE), programmavano il viaggio da due anni. «Abbiamo comprato apposta questo furgoncino e l’abbiamo riadattato a nostro piacimento - ci spiegano -. Era bianco, ora è rosso, adatto sia alla bandiera svizzera che e dei mondiali in Russia».

Il loro viaggio è iniziato mercoledì scorso. «Ci siamo fermati per la prima volta mercoledì sera a Cracovia, in Polonia, poi abbiamo proseguito per Rostov via Kiev», rievoca Julian. Nella città che ha ospitato Brasile-Svizzera i cinque sono giunti sabato sera: «Domenica abbiamo guardato la partita della Svizzera e abbiamo supportato energicamente la Nazionale», spiega.

Ora i cinque tifosi svizzeri sono diretti a Mosca: «Dopo una tappa lì si continua per Kaliningrad, dove inciteremo nuovamente la Nazionale», conclude Julian.

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COMMENTI
 

clay 5 anni fa su tio
sveglia ragazzi !!...se non c era la ragazza ad avvisarvi...eravate nella cacca fino al collo......altro che "non siamo mai stati in pericolo".....dovreste farle un monumento !!
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