Con il loro furgoncino, sei fan della Nazionale svizzera volevano raggiungere la città russa passando da una zona che da anni ormai è dilaniata dalla guerra
LUGANO - La città russa di Rostov sul Don, dove la Nazionale svizzera sarà impegnata stasera nel suo match d’esordio ai Mondiali di calcio 2018, non dista molto dal Donbass, regione ucraina in cui da più di quattro anni è in corso il conflitto che ha profondamente deteriorato i rapporti tra Russia e Occidente (e causato più di 10.000 morti).
Alcuni tifosi svizzeri, probabilmente ignari di ciò che sta accadendo e dei rischi a cui andavano incontro, hanno deciso di passare da lì per raggiungere il luogo in cui stasera ci sarà Svizzera-Brasile. Questo perché inserendo in un navigatore Rostov sul Don quale destinazione, la strada più breve per chi proviene dalla Svizzera passa proprio da lì. La vicenda è riportata da “La Stampa”, che cita alcuni media locali.
Intervento provvidenziale - A fermarli per tempo, e ad evitar loro guai seri, è stata una volontaria ucraina che raccoglie aiuti per i medici delle forze armate di Kiev, Anna Dombrovskaya. La donna si è subito accorta che il vistoso furgoncino rosso non aveva nulla a che vedere con quella regione dell’Ucraina messa in ginocchio dalla guerra.
«Le scritte sulla carrozzeria indicavano chiaramente che il mezzo stava andando in Russia per i Mondiali di calcio», ha spiegato la volontaria. Sul furgoncino rosso scarlatto c’era scritto «Switzerland» a caratteri cubitali, e sul retro c’erano un adesivo della Coppa del Mondo e le parole «Swiss followers - Russia 2018». Impossibile sbagliarsi sulla destinazione degli incoscienti tifosi svizzeri, che avevano già pianificato di trascorrere la notte tra ieri e oggi ad Amrosievka, una cittadina in mano ai separatisti filorussi.
Erano ormai vicini alla linea del fronte. Probabilmente non l’avrebbero mai superata, perché sarebbero stati fermati prima dall’esercito di Kiev. Ma l’intervento di Anna Dombrovskaya è stato comunque provvidenziale. E così i tifosi svizzeri, cinque uomini e una donna provenienti dal Canton Berna, hanno cambiato all’ultimo minuto il loro tragitto evitando la zona dei combattimenti.