Un 12enne di Liestal ha dovuto attendere tre giorni, perché il responsabile della sala gessi dell’ospedale cantonale era assente per il weekend. In Ticino la situazione è diversa
LIESTAL - Suo figlio si è fratturato il braccio durante una partita di calcio nel tardo pomeriggio di venerdì 25 maggio. Quando lo ha portato in ospedale, l’uomo si aspettava che glielo avrebbero ingessato, ma il responsabile aveva finito di lavorare alle 18 ed era assente per tutto il weekend. Al ragazzino è quindi stato applicato uno speciale bendaggio con una stecca che ha tenuto fino a lunedì, quando è tornato in ospedale.
«È possibile che presso una struttura cantonale non sia presente nessuno che durante il fine settimana sia in grado di applicare un gesso?» si domanda l’uomo, che si è rivolto a 20 Minuten.
L’ospedale cantonale conferma che la persona che si occupa dei gessi lavora dal lunedì al venerdì. Come succede in molti ospedali della Svizzera. «Solitamente un medico ortopedico si occupa di immobilizzare l’arto fratturato con una stecca che fissa con il bendaggio - ha spiegato il portavoce dell’ospedale cantonale di Basilea Campagna -. Indipendentemente da questo caso, il reparto di chirurgia ortopedica sta attualmente sviluppando un nuovo metodo per trattare le fratture».
La struttura sanitaria sottolinea inoltre che la salute del 12enne non è mai stata messa in pericolo. «L’importante è stabilizzare l’osso ed è quello che è stato fatto. Inoltre, spesso non è comunque possibile gessare subito l’arto a causa del gonfiore e la prima soluzione diventa comunque quella che è stata applicata in questo caso».
La situazione in Ticino - Se in molti ospedali della Svizzera è presente una sala gessi con un responsabile, in Ticino la situazione è completamente diversa. «Noi non abbiamo una vera e propria figura di gessista - ci spiega il Dottor Marco Delcogliano, capoclinica di ortopedia e traumatologia dell'Ospedale regionale di Lugano -. Tutti gli infermieri di pronto soccorso seguono una formazione specifica, così come gli assistenti e i capiclinica».
Se ci si reca in pronto soccorso con una frattura, «il gesso viene fatto subito» dopo avere effettuato tutti gli accertamenti. «Inizialmente viene "lasciato aperto" a causa del gonfiore. Dopo una settimana viene effettuato un nuovo controllo, si esegue la radiografia e il gesso viene circolarizzato (chiuso)». Per realizzare il gesso è necessaria «una certa maestria» e viene sempre assicurata la supervisione di un medico.
«Capisco la frustrazione del paziente di Liestal - conclude il Dottor Delcogliano -. La frattura è dolorosa e la situazione non è piacevole. Ma sono sicuro che i medici abbiano agito nel modo corretto nell'interesse del paziente».