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SVIZZERA / STATI UNITII nazionalisti svizzeri al fianco di ex membri del Ku Klux Klan

13.06.18 - 13:50
Una delegazione del PNOS visiterà gli Usa per partecipare a un congresso. Saranno presenti diverse personalità della scena di estrema destra
http://www.pnos.ch
I nazionalisti svizzeri al fianco di ex membri del Ku Klux Klan
Una delegazione del PNOS visiterà gli Usa per partecipare a un congresso. Saranno presenti diverse personalità della scena di estrema destra

BURNS - Una grande manifestazione nazionalista si svolgerà il prossimo fine settimana a Burns, nel Tennessee. Tra i relatori - come riferisce il Blick - è previsto il discorso di Dominic Lüthard, presidente del Partito nazionalista svizzero (PNOS). Lüthard dovrebbe recarsi negli Stati Uniti con una delegazione composta da dieci svizzeri.

Contattato dal Blick, il presidente del PNOS ha spiegato che il suo invito alla manifestazione è legato al buon rapporto che lo lega a Tomislav Sunic. Il croato, che è anche in possesso della nazionalità americana, sarebbe una vera icona nella scena dell’estremismo di destra, considerato «il rappresentante della nuova generazione di diritto». Nel 2017 Sunic ha partecipato a una riunione del PNOS e ora ha invitato i suoi rappresentanti alla manifestazione di Burns.

Tra gli ospiti illustri ci sono anche David Duke, ex leader del Ku Klux Klan, e Michael Hill, famoso per avere asserito di volere reintrodurre la schiavitù negli Stati Uniti.

A Dominic Lüthard il Blick ha chiesto quindi se condivide le idee dei relatori che parleranno al suo fianco: «Il nome di David Duke è stato inserito nella lista in un secondo momento - ha risposto -. I relatori non hanno alcuna possibilità di influenzare le scelte degli organizzatori. E per il rispetto gli uni degli altri, non è necessario condividere tutte le opinioni».

Per il presidente del PNOS, la manifestazione americana rappresenta un’occasione: «Ci permetterà di capire come sono organizzati altri partiti nazionalisti. Noi siamo interessati al nazionalismo, non alla schiavitù o al “potere bianco”».

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