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SVIZZERAAutoPostale, esonerata l'intera direzione

11.06.18 - 11:26
«Il Cda trae ora conseguenze a livello operativo e di personale compiendo così un primo passo verso un nuovo inizio»
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AutoPostale, esonerata l'intera direzione
«Il Cda trae ora conseguenze a livello operativo e di personale compiendo così un primo passo verso un nuovo inizio»

BERNA - Il consiglio di amministrazione (Cda) della Posta ha deciso di esonerare l'intera direzione della filiale AutoPostale. La decisione è stata presa sulla base della perizia condotta dagli esperti indipendenti per far luce sulle irregolarità contabili. «Il Cda trae ora conseguenze a livello operativo e di personale compiendo così un primo passo verso un nuovo inizio», si legge in un comunicato diramato poco fa.

Il Cda trae ora conseguenze a livello operativo e di personale compiendo così un primo passo verso un nuovo inizio, ha detto il presidente dell'organo di vigilanza Urs Schwaller in una conferenza stampa a Berna. Migliorare la struttura aziendale e ricostituire a lungo termine la fiducia andata persa è possibile solo con una nuova direzione, ha aggiunto.

Si è quindi conclusa la collaborazione con persone con particolari responsabilità, ossia che erano coinvolte direttamente nel sistema di storno di denaro scorretto. È stato rescisso il rapporto di lavoro anche con le persone che, data la loro posizione, non sono intervenuti o non hanno preso provvedimenti malgrado la presenza di varie indicazioni che qualcosa non fosse corretto.

Il nuovo responsabile ad interim della direzione di AutoPostale sarà Ulrich Hurni, responsabile di PostMail (spedizione lettere, giornali e invii pubblicitari) e sostituto della dimissionaria Susanne Ruoff.

No allo scarico totale - Il Consiglio federale non dà lo scarico totale ai membri del consiglio di amministrazione della Posta per l'esercizio 2017. La decisione, adottata nella seduta di venerdì ma comunicata solo oggi, è legata alle irregolarità riscontrate nella contabilità della filiale AutoPostale in relazione ai sussidi ricevuti per il traffico regionale viaggiatori.  L'esecutivo auspica un taglio agli stipendi dei top manager.

Lo scandalo era scoppiato lo scorso febbraio e ha portato alle dimissioni annunciate ieri di Susanne Ruoff, CEO della Posta, e all'esonero di tutta la direzione di AutoPostale, comunicato oggi al momento della presentazione dei risultati dell'inchiesta indipendente su questa vicenda. Negando parzialmente il discarico il governo lascia aperta la possibilità che i dirigenti possano essere chiamati a rispondere finanziariamente del loro operato.

Nelle voci a bilancio, la Posta ha effettuato accantonamenti per i rimborsi a Confederazione e Cantoni delle sovvenzioni ottenute illecitamente, si legge in una nota odierna del governo. La KPMG resterà comunque l'organo di revisione esterno dell'azienda anche per l'esercizio 2018, ma successivamente la collaborazione sarà interrotta per «garantire una ripartenza su basi nuove», indica il Consiglio federale. In estate, il gigante giallo avvierà la procedura per la messa a concorso di questo mandato.

Alla luce degli avvenimenti degli ultimi mesi - oltre al caso AutoPostale, gli attacchi di cyberspionaggio contro la RUAG e il furto di dati personali alla Swisscom - l'esecutivo ha deciso di sottoporre a una verifica esterna, entro la fine dell'anno in corso, le modalità di controllo delle imprese parastatali.

Il governo d'impresa della Confederazione è stato valutato per l'ultima volta nel 2012: la Commissione della gestione del Consiglio nazionale era giunta alla conclusione che il "modello di pilotaggio" avesse dato risultati nel complesso buoni. Berna controlla le società parastatali come la Posta nominando il cda, fissando gli obbiettivi strategici, approvando il rapporto d'esercizio e i conti annuali, ma non ha voce in capitolo sulle questioni operative.

Fatto salvo il caso AutoPostale, le attività della Posta hanno accontentato il governo. I servizi sono stati garantiti a un buon livello di qualità e a prezzi ragionevoli. Il gradimento della clientela si è situato sui livelli dell'anno precedente (83 punti su 100) e le quote nei settori di mercato principali sono rimaste invariate. Se da un lato il volume di lettere e giornali è in diminuzione, così come i pagamenti allo sportello, i pacchetti trasportati sono aumentati, a seguito della continua crescita della vendita online per corrispondenza.

L'utile della società è sceso su base annua di 138 milioni a 420 milioni di franchi. La contrazione è da ricondurre al calo dei volumi e ai bassi tassi d'interesse, che si ripercuotono in particolare su PostFinance, precisa il comunicato governativo. La rete di uffici postali continua ad essere deficitaria: la ristrutturazione ha comunque permesso di ridurre il buco di 34 milioni di franchi, portandolo a 159 milioni. La distribuzione dei dividendi alla Confederazione ammonta, come in passato, a 200 milioni.

Il grado di soddisfazione dei dipendenti "oscilla sempre da anni su livelli alti" e la Posta è un datore di lavoro "socialmente responsabile" che sostiene "la conciliabilità fra famiglia e vita professionale", sottolinea inoltre il Consiglio federale. Esso aggiunge poi di aspettarsi, come già successo per FFS e Skyguide, che anche il cda del gigante giallo abbassi il tetto massimo di retribuzione degli altri organi direttivi per l'esercizio 2020.

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COMMENTI
 

siska 5 anni fa su tio
E tutta la politica in corpore a Berna? Sapeva o non sapeva o faceva finta di non sapere? Come mai tutto il malaffare "salta" fuori dal vaso di pandora solo oggi? Come mai la regia federale non ha avuto un benché minimo dubbio sul malandazzo? Se tutta la politica a Berna non si é accorta di tutto ciò, mi chiedo solo una cosa, cosin e cosetta: siamo alle soglie del 2020, come si fa ad avere fiducia della politica in generale e soprattutto avere piena fiducia di questa democrazia molto malata? Democrazia svizzera piena di paradossi, incongruenze ed incoerenze allo stato puro.. mi dico io.

navy 5 anni fa su tio
KPMG revisore di Autopostale...... Saranno seri?

navy 5 anni fa su tio
La direzione, assieme a tutto il CdA è giusto che siamo buttati ma....VOGLIAMO parlare della società di REVISIONE? La legge a tal proposito va cambiata. Le dinamiche tra mandato e controllato non funzionano. Tra ottimizzazioni fiscali truccate ed altre strusate suggerite dal fiscalista d’assalto di turno se ne sentono di ogni! La colpa principale è della politica che fa finta di ignorare. Le persone fisiche hanno 1 decimo delle “opzioni da struso” concesse alle persone giuridiche. Cardio centro sarà la prossima vergogna.....

nordico 5 anni fa su tio
Qualcosa si muove, la Ruoff se ne va senza alcuna indennità, i dirigenti del reparto autopostale vengono silurati, forse anche qualcuno nel CdA. Dovrebbe saltare anche la ditta che si occupa della revisione dei conti, così da completare l'opera di risanamento. Poi, siccome il sistema pare fosse in auge ancora prima che arrivasse la Ruoff, bisognerebbe chiamare a rapporto anche il precedente direttore Peter Hasler e passati consiglieri di amministrazione, e non fermarsi agli attuali. Vedremo se le sabbie del Reno e dell'Aar non si presteranno a nascondere ciè che non si dovrà vedere .....

Equalizer 5 anni fa su tio
Risposta a nordico
Pienamente d'accordo con te, purtroppo abbiamo un precedente che non mi permette di essere molto ottimista: Swissair.

Mattiatr 5 anni fa su tio
Che bello, ora nuove voci mi diranno che continueranno a levare tragitti del bus e uffici postali nella mia valle. Ci voleva proprio una novità.

volabas 5 anni fa su tio
certo che meriterebbero la galera, ma in prigione sicuro non ci vanno, e se tutto va come al solito si prenderanno pure la buonuscita, troppa protezione hanno a questi livelli, visto che gente importante ne è invischiata

clay 5 anni fa su tio
tutti in galera !!....hanno sottratto milioni, chiuso uffici postali in luoghi strategici per aprire agenzie (in alcuni casi) distanti km dai paesi, non hanno minimamente pensato agli anziani che non hanno possibilità di muoversi
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