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GINEVRAAccusato di stupro e omicidio: il tassista nega tutto

04.06.18 - 19:05
Secondo il Ministero pubblico è chiaro che l'imputato deve essere condannato per assassinio. L'uomo ha perpetrato la violenza su una 12enne che si fidava di lui e che non poteva difendersi
Keystone
Accusato di stupro e omicidio: il tassista nega tutto
Secondo il Ministero pubblico è chiaro che l'imputato deve essere condannato per assassinio. L'uomo ha perpetrato la violenza su una 12enne che si fidava di lui e che non poteva difendersi

GINEVRA - Un tassista è da oggi processato al Tribunale penale di Ginevra con l'accusa di aver violentato e strangolato nell'agosto del 2012 una dodicenne, figlia di una conoscente.

Si è trattato di un «crimine di eccezionale atrocità», scrive il Ministero pubblico nell'atto d'accusa.

L'imputato 42enne di origine etiope aveva da alcuni mesi instaurato un'amicizia con la mamma della vittima e le faceva regolarmente visita. In un'occasione in cui si è trovato solo nell'appartamento con l'adolescente ha approfittato della situazione per violentarla, ritiene l'accusa. In seguito l'ha strangolata, uccidendola perchè non svelasse l'accaduto.

Dopo il crimine, l'imputato ha nascosto il cadavere sotto il letto nella camera dei genitori, per guadagnare tempo e costruirsi un alibi, e successivamente ha telefonato alla madre della vittima per invitarla a cena.

Il 42enne ha poi finto di partecipare alle ricerche della giovane data per scomparsa e ha indirizzato i sospetti sul nonno della ragazza, presso il quale la 12enne si era recata nello stesso pomeriggio in cui è morta.

Secondo il Ministero pubblico è chiaro che l'imputato deve essere condannato per assassinio. L'uomo ha perpetrato la violenza su una 12enne che si fidava di lui e che non poteva difendersi, viene affermato nell'atto d'accusa.

La difesa intende invece battersi per l'assoluzione. L'accusato nega sia la violenza carnale che l'assassinio, come pure numerose altre violenze carnali e atti violenti che avrebbe perpetrato nei confronti delle sue compagne, vissute con lui in momenti diversi. Il tassista è anche accusato di aver rinchiuso a casa sua, maltrattato e violentato almeno tre rifugiate etiopi ed eritree tra il 2004 e il 2012.

Il processo durerà presumibilmente dieci giorni.

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