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Il volatile era stato liberato nel 2016 nell'ambito di un progetto di reintroduzione della specie nel nostro paese
GINEVRA - È tornato in Svizzera uno dei giovani falchi pescatori rilasciato nel 2016 a Bellechasse (FR) nell'ambito di un progetto per la reintroduzione di questo uccello: "Fusée" - questo il suo nome - è stato osservato a Pentecoste sull'Altipiano.
Sulla sua identità non vi sono dubbi: sulla fotografia scattata da un appassionato di ornitologia si distingue chiaramente l'anello blu che gli è stato apposto sulla zampa destra, riferisce all'ats Wendy Strahm, biologa e coordinatrice del progetto presso l'associazione romanda "Nos Oiseaux".
Il giovane maschio, avvistato agli inizi del 2017 in Senegal, dov'era migrato, è il primo dei 27 giovani falchi pescatori tornati in Svizzera da quando sono stati liberati. Giovanissimo - ha appena due anni - "Fusée" non nidificherà ancora, ma il suo ritorno rappresenta una tappa importante perché si è insediato nel posto in cui si riprodurrà in futuro, precisa la biologa.
I primi nidi in territorio svizzero non sono attesi prima del 2021-2022. Nel frattempo, l'associazione ha costruito con l'aiuto di volontari tredici nidi nella regione dei tre laghi, che consentono all'uccello di beneficiare di una visione panoramica di 360 gradi. Altre 25 piattaforme saranno costruite in futuro.
L'ultima riproduzione di falchi pescatori in Svizzera è stata osservata nel 1914. Vittima dei bracconieri e dei collezionisti di uova, l'uccello è poi scomparso. Con la cicogna bianca negli anni Cinquanta e il gipeto barbuto nel 1987 il falco pescatore è la terza specie di uccello reintrodotta nel nostro paese.
