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SOLETTAToccò il seno a una paziente: il fisioterapista può tornare al lavoro

23.05.18 - 14:31
Il Dipartimento della sanità gli aveva ritirato la licenza, ma per il Tribunale amministrativo si tratta di una decisione «sproporzionata»
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Toccò il seno a una paziente: il fisioterapista può tornare al lavoro
Il Dipartimento della sanità gli aveva ritirato la licenza, ma per il Tribunale amministrativo si tratta di una decisione «sproporzionata»

SOLETTA - Una carezza osé a una paziente non è un motivo sufficiente per privare un fisioterapista dell’autorizzazione alla pratica professionale. Lo ha deciso oggi il Tribunale amministrativo di Soletta.

I fatti incriminati risalgono allo scorso anno. Il fisioterapista - che gestisce il suo studio dal 1988 - avrebbe chiesto alla paziente di togliersi il reggiseno, le avrebbe massaggiato il seno e le avrebbe fatto degli apprezzamenti. Secondo quanto riportato nella denuncia, l’uomo avrebbe anche toccato la paziente nelle parti intime. La vicenda si era conclusa con le scuse del fisioterapista alla paziente, con cui aveva concordato un risarcimento.

Il Dipartimento della sanità cantonale, informato dei fatti e della denuncia, aveva reagito ritirando al fisioterapista il permesso di praticare la professione, avendo violato il rapporto di fiducia tra medico e paziente.

Il Tribunale amministrativo - come riferisce la Solothurner Zeitung - non ha però sostenuto la tolleranza zero del Dipartimento della sanità e ha accolto la richiesta del fisioterapista di riavere la licenza. La corte ha stabilito che non essendo stata registrata nel casellario giudiziale, la molestia non può impedire all’uomo di tornare al lavoro. L’uomo ha inoltre mostrato rimorso e si è scusato personalmente con la parte lesa, prendendosi a carico le spese legali.

«L’atto in sé è sicuramente riprovevole», ma il ritiro della licenza è «sproporzionata» rispetto a quanto accaduto, secondo la Corte.

Non è noto se il Dipartimento della sanità ricorrerà contro la sentenza.

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