Cerca e trova immobili
Il Tribunale federale ha dato ragione, a causa della mancanza di basi legali, al poliziotto che era stato condannato in seguito a un arresto movimentato. Riceverà un risarcimento di 2500 franchi
LOSANNA - Il comandante della polizia vodese non può privare un agente dei suoi poteri di polizia giudiziaria. Il Tribunale federale (TF) ha infatti accolto - a causa della mancanza di basi legali - il ricorso di un agente della comunale che era stato condannato in seguito a un arresto movimentato.
Il poliziotto era stato condannato nel 2014 a una pena pecuniaria di sette aliquote giornaliere da 80 franchi, sospesa con la condizionale, per aver colpito due volte al viso una persona ammanettata. La sentenza era stata confermata dal TF nel 2015.
Licenziato dalla polizia dell'ovest losannese, è stato contattato da un altro Corpo, che aveva chiesto al comandante della polizia cantonale vodese se l'interessato disponesse ancora dei poteri di polizia giudiziaria.
Il comandante aveva però risposto in maniera negativa, aggiungendo che avrebbe potuto chiedere una nuova valutazione nel 2020. In seguito ad un ricorso, il Tribunale cantonale aveva deciso che i poteri sarebbero stati recuperati nel 2017.
Nonostante questa data sia passata, il TF è entrato comunque nella materia del ricorso, in particolare a causa dell'interesse pubblico della questione.
Nella sentenza pubblicata oggi, la Corte di Losanna ricorda che il Consiglio di Stato o il comandante della polizia hanno il potere di accordare competenze giudiziarie agli agenti comunali o intercomunali. Non è però prevista una autorizzazione individuale.
Proprio per questo, la competenza giudiziaria non può essere ritirata o rifiutata, affermano i giudici. Tale potere è infatti legato al ruolo di membro della polizia. La decisione del Tribunale cantonale è pertanto stata annullata. All'interessato andrà un risarcimento di 2500 franchi versato dal Canton Vaud.
