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Lo sostiene la sezione svizzera del Servizio sociale internazionale, che ritiene però necessario attuare ulteriori misure per l'integrazione a lungo termine
BERNA - L'assistenza di richiedenti asilo minorenni non accompagnati (RMNA) in Svizzera è migliorata. Lo sostiene la sezione svizzera del Servizio sociale internazionale (SSI), che ritiene però necessario attuare ulteriori misure per l'integrazione a lungo termine dei giovani e una maggior armonizzazione delle pratiche nei cantoni.
Dal forte aumento del numero di RMNA arrivati in Svizzera nel 2015, l'assistenza si è professionalizzata, indica l'associazione in una nota odierna, che fa riferimento ai dati raccolti proprio dal SSI tra i richiedenti asilo minorenni nei vari cantoni.
Nonostante i miglioramenti vi è ancora molto da fare per una loro integrazione sostenibile. Attualmente l'accesso alla formazione è spesso difficile, si legge nel comunicato. Inoltre vi sono tempi d'attesa senza strutture adeguate e mancano persone di riferimento a lungo termine.
L'accoglienza e l'assistenza di RMNA varia a seconda del cantone e secondo il SSI vi sono differenze nelle possibilità di ottenere dei posti di tirocinio o di entrare nel mondo nel lavoro.
Le raccomandazioni fornite dalla Conferenza dei direttori cantonali in merito alla gestione dei richiedenti asilo minorenni sono state un primo passo verso l'armonizzazione, rileva la sezione svizzera del SSI. Tuttavia, l'applicazione su tutto il territorio nazionale non è ancora effettiva.
Il servizio sociale internazionale si occupa di questioni familiari legate alla migrazione, in particolare della protezione dei bambini. La sezione svizzera è finanziata da contributi pubblici e donazioni. Inoltre, il SSI assume compiti nell'ambito di mandati da parte dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (ACNUR/UNHCR).
